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Descrizione
"Ricevi dunque in un solo libro quattro specie di cose: composizioni allusive, poetiche, allegoriche; emblemi nel venereo rame incisi e di venerata grazia adorni; verità chimiche secretissime che l'intelligenza tua sonderà; infine musiche delle più rare: fà buon uso di ciò che t'è qui dato". Così Michael Maier, uno dei più significativi "operatori" ermetici dell'epoca rosicruciana, medico, filosofo e musicista presenta la sua "Atalanta Fugiens". E l'accorto lettore si renderà conto, col solo sfogliarlo, di come l'Atalanta si configuri quale testo di "traduzione" alchemica tutto teso a formulare, nella sua ampiezza, e per il suo invito ad una prima decifrazione estetica, un'opera di estremo equilibrio barocco.
Questo perché in Maier il gusto ed il brivido spirituale della conoscenza ermetica si sposano felicemente ad una volontà ermeneutica che compara, giustapponendo, varie formule espressive. E saranno l'epigramma, l'incisione, la fuga musicale, i vari possibili gradini d'intendimento della "crisopeia". Gli epigrammi, ma soprattutto i discorsi che chiosandoli li accompagnano, sono tutti "ambientati", secondo la tendenza propria dell'epoca, a collegare il mito all'alchimia e, con essa, spiegarlo svelandolo. Maier disincantato lettore di miti, ne intravede il possibile, per lui certo, velame alchemico e ne propone, aprendo la strada ai futuri Pernety, l'ampia qualità e disponibilità analogica; facendo della mitologia greca una "metafora in divenire" che permetta una decifrazione reciproca alle tappe dell'"opera alchemica.
Le incisioni, gli emblemi, opera di Merian, forse il massimo, il più noto senz'altro tra gli incisori alchemici, portano spessore immaginativo, ottico, al "sogno" della comprensione ermetica, operando con un modello iconologico d'indole, più che di data, barocca. Si tratta d'incisioni che, com'è d'uso nell'epoca, offrono una solida fedeltà al dettato dell'epigramma, traducendo obbedientemente in immagini, fotografando per così dire, la velata lettera del testo e non lo spirito intimo, lasciato all'arguzia caritatevolmente intellettiva del lettore.
Ma a proporre "L'Atalanta" come mirabile compendio nel panorama alchimistico del tempo, panorama denso della temperie illuministico-utopistica del rosacrucianesimo, è l'apparato musicale che conforta il libro e ne fa un'opera unica e irripetuta. Si tratta di cinquanta fughe genialmente costruite sugli epigrammi, ricche di dottrina e di astuzie musicali, naturalmente coerenti e conseguenti alla descrizione epigrammatica e alle bellurie iconologiche degli emblemi. Bruno Cerchio che ha curato con amorosa inteligenza questa prima versione italiana dell'Atalanta ha anche trascritto con moderna notazione le fughe. Proprio questa insolita parte musicale può diventare approccio stimolante, comunque decisamente nuovo, per una lettura che ricordi come tutta l'espressione musicale possa proporsi come autorizzato ingresso ad una visione del mondo esoterica nel senso più ampio e meno sciatto del termine.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2002 |
Formato | Libro - Pagine: 320 |
EAN13 | 9788827207758 |
Lo trovi in: | Alchimia |
Posizione in classifica: | 795° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Recensioni Clienti
4,75 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Annalisa
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Edizione speciale, libro preziosissimo. Non è per tutti, da meditare e studiare lungamente. Immagini preziose anche da decalcare per gli studenti di arte o artisti che volessero penetrare taluni segreti dall'Arte.
Nunzio
Acquisto verificato
Voto:
Libro per intenditori... da leggere, anzi da vedere più volte. Mai come in questo caso è valido il motto alchemico REPERITA IUVANT .
Mirella
Acquisto verificato
Voto:
misterioso, affascinante. Stupendo. Unica pecca: ho trovato le pagine tutte attaccate tra di loro, per cui le ho dovute separate minuziosamente
Alessandro
Voto:
Altra monumentale opera per chi si vuole avvicinare ed impratichire con pazienza nella difficile arte regia, filosofia dell'anima e della materia, avvolgente tourbillon di idee, simboli e tecniche che sottraggono l'uomo ad una vita grama, triste, ripetitiva per portarlo su di un livello di comprensione, saggezza e consapevolezza fuori dall'ordinario. L'alchimia, credetemi, non è né Harry Potter né oro a palate; l'alchimia, quella seria che si pratica nel silenzio e lontano dai clamori, è il recupero della perla spirituale immersa nel fango del divenire, mutamenti caotici simboleggiati da quei metalli pesanti da cui ci dobbiamo liberare per non ricadere nel vortice delle rinascite.
Raffaella Barbierato
Il fatto di aver le pagine attaccate, ossia in formato "rozzo" è un pregio del libro, così i libri si facevano un tempo.