Benvenuti ad Atlantide

Un viaggio alla ricerca di Atlantide, ma anche un viaggio nella memoria dell’autore, tra romanzi, cinema e fumetti, ricerche storiche e indagini scientifiche, miti, metafore e utopie. Per scoprire che, forse, Atlantide non va cercata nel passato, ma deve essere costruita nel futuro.

«Atlantide è forse, insieme con Dio, il soggetto più dibattuto e abusato del mondo» (Collins), si legge nella presentazione a uno dei molti libri dedicati ogni anno al tentativo di risolvere i misteri che circondano il mitico luogo.

La bibliografìa degli scritti su Atlantide è incontrollabile, la sua quantificazione pressoché impossibile. Che l’argomento “Atlantide” continui a essere di attualità è testimoniato dallo spazio a esso dedicato da riviste di divulgazione scientifica, quotidiani e trasmissioni televisive, per non parlare della letteratura, del cinema e dei fumetti.

E un motivo c'è. Infatti, quella di Atlantide, la città di cui ha parlato Platone nel Timeo e nel Crizia intorno al 360 a.C., non è solo un’appassionante ricerca storica, archeologica, geologica e geografica, sviluppatasi nel corso di oltre due millenni. Atlantide ha rappresentato (e rappresenta ancora oggi) una metafora per portare alla luce alcuni tra i sogni o tra gli incubi più ricorrenti dell’umanità: l’età dell’oro, il paradiso perduto, la crisi della civiltà. Oppure ha costituito (e può continuare a costituire) un modello di utopia e di società del futuro.

Questo libro intende raccontare, attraverso la storia della scienza (e della pseudoscienza), della filosofia e della letteratura, ma anche grazie al cinema e ai fumetti e, in generale, alla cultura pop, alcuni dei diversi modi in cui Atlantide è stata concepita da Platone fino ai giorni nostri, e anche ciò che può rappresentare per le generazioni future. Forse la ricerca di Atlantide ha a che fare con la ricerca di Dio più di quanto si pensi. O, almeno, con la ricerca di un senso e di uno scopo per le nostre vite e per tutta l’umanità.