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Descrizione
La decrescita - sostiene l'autore - non è la crescita negativa. Sarebbe meglio parlare di "acrescita", così come si parla di ateismo.
D'altra parte, si tratta proprio dell'abbandono di una fede o di una religione (quella dell'economia, del progresso e dello sviluppo).
Se è ormai riconosciuto che il perseguimento indefinito della crescita è incompatibile con un pianeta finito, le conseguenze (produrre meno e consumare meno) sono invece ben lungi dall'essere accettate.
Ma se non vi sarà un'inversione di rotta, ci attende una catastrofe ecologica e umana. Siamo ancora in tempo per immaginare, serenamente, un sistema basato su un'altra logica: quella di una "società di decrescita".
Dettagli Libro
Editore | Bollati Boringhieri Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2009 |
Formato | Libro - Pagine: 135 - 11,5x19,5cm |
EAN13 | 9788833918693 |
Lo trovi in: | Decrescita Felice |
Autore
Serge Latouche, professore emerito dell'Università di Paris-Sud, insegna Storia del Pensiero Economico presso l'Università Jean Monnet di Parigi XI e conduce attività seminariale presso l'IEDES (Institut d'Étude du Développement Économique et Social) di Parigi. Autore di molti libri, tra cui: Come sopravvivere allo sviluppo (Bollati Boringhieri, 2005), La scommessa della decrescita (Feltrinelli, 2007).
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Angela
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Voto:
Testo ormai datato circa l'argomento decrescita, adatto a chi vuole approfondire la conoscenza dell'autore e percorrere l'evoluzione del suo pensiero