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Descrizione
Le buone maniere, come ci ricorda il filosofo americano Ralph Waldo Emerson, sono il pilastro della civiltà in cui viviamo, il frutto di molti piccoli sacrifici. Ed è forse proprio questo il nostro problema: al giorno d'oggi l'idea di sacrificio è assolutamente fuori moda, mentre la maleducazione e la prevaricazione sono diventate una vera e propria norma (tramandata da genitore in figlio) per farsi largo nel lavoro, nel traffico, al supermercato.
E se tutti, in pubblico, non facciamo altro che celebrare l'importanza della buona educazione, in privato ognuno continua a fare quello che vuole, senza limiti e regole di comportamento, contribuendo inevitabilmente al completo imbarbarimento della nostra civiltà.
In questo libro Lucinda Holdforth ci invita a una seria riflessione, ricordandoci che un comportamento civile, oggi come in passato, è essenziale alla nostra libertà, intellettuale e fisica, e che la nostra incapacità di autoregolarci ci riempie la vita di leggi e ordinamenti con cui lo Stato decide cosa si può fare e cosa no, perché noi, cittadini, siamo incapaci di deciderlo da soli.
Spiritoso, intelligente, ricco di riferimenti letterari e filosofici (da Aristotele e Pericle a Tocqueville e Proust, fino al contemporaneo Borat), Le buone vecchie maniere descrive l'importanza della buona educazione dall'antichità ad oggi.
Una lettura divertente, educativa, e perché no, un regalo perfetto per ogni maleducato che vi rende impossibile la vita. Da leggere insieme agli amici, ai propri familiari o semplicemente da mettere in bella mostra sulla scrivania del vostro ufficio.
Dettagli Libro
Editore | Orme Editori |
Anno Pubblicazione | 2010 |
Formato | Libro - Pagine: 224 - 14x21cm |
EAN13 | 9788888774657 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
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