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Descrizione
In un’era dominata dal disorientamento, sempre interconnessa ma abitata da solitudini che si moltiplicano, il grande antropologo ed etnologo Marc Augé, cui si deve l’introduzione delle nozioni di non-lieux e di surmodernità, affronta con l’acume che gli è proprio questioni centrali dell’umanità stessa dell’uomo: la felicità, la dignità, la fiducia, il preoccupante incremento delle disuguaglianze.
Il volume, che trova il suo fil rouge nel senso profondo del condividere l’umanità generica che abita in ciascuno di noi, diviene una sorta di vademecum per il nostro presente. Quasi assopito in una pseudo felicità sedentaria, il soggetto contemporaneo - teso tra paura del futuro e relazioni di superficie - sembra arrancare in un presente continuo segnato da un clima di crescente barbarie.
L'Autore, lungi dal lasciare spazio al pessimismo, offre al lettore una sorta di kit di sopravvivenza e una bussola per orientarsi nel nostro tempo. Ci invita altresì a scommettere su una chance in cui ne va del nostro stesso futuro: l’utopia dell’educazione.
“Se ripongo l’impossibile salvezza nel ripostiglio degli attrezzi, cosa resta? Tutto un uomo, fatto di tutti gli uomini li vale tutti, chiunque lo vale”
Jean-Paul Sartre
Dettagli Libro
Editore | Mimesis Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 122 - 10,5x17,5cm |
EAN13 | 9788857554105 |
Lo trovi in: | Società |
Autore
Marc Augé (Poitiers 1935), etnologo e scrittore, è stato presidente dell’École Des Hautes Études en Sciences Sociales dal 1985 al 1995. Ha studiato con acutezza molti aspetti della società contemporanea metropolitana.
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