Cos'è lo Zen?

Un libro indicato per i curiosi, siano essi alle prime armi o già esperti nella pratica.. Il formato domanda-risposta rende questa introduzione allo Zen particolarmente comprensibile e di facile consultazione, consentendo a ognuno di cercare la risposta ai propri dubbi personali.

Norman Fischer, stimato insegnante di Zen e l’amica e collega Susan Moon sviluppano un dialogo dal tono giocoso: Susan pone le domande che molti di noi vorrebbero fare, Norman risponde e poi Susan ribatte.

Attraverso le loro conversazioni si apprenderanno nozioni fondamentali sullo Zen, non solo rispetto alla storia, la teoria e la pratica, ma anche ai problemi contemporanei, come la disuguaglianza di genere, l’etica sessuale e la tensione tra tradizioni asiatiche e la moderna realtà occidentale.

A ogni risposta Norman Fischer, fondatore del San Francisco Zen Center, aggiunge un commento profondo, prezioso sulla pratica Soto Zen nello spirito di Shunryu Suzuki. Gli interrogativi di Susan Moon trovano risposta da parte dell’insegnate e il risultato della collaborazione è una guida essenziale alla pratica zen nel mondo reale.

• Dov’è nato lo ZEN?
• Avrò un’esperienza illuminante?
• Cos’è lo ZAZEN e come si pratica?
• Qual è la legge del karma in poche parole?
• Come si riconosce un buon maestro Zen?

(…) Susan pone domande talmente semplici che mi inducono a dire cose che altrimenti non avrei mai detto, cose più vive, con una profondità di analisi a cui non sarei mai arrivato da solo (…) Susan ed io siamo amici da quarant’anni e pratichiamo lo Zen insieme (…) Perciò Susan ed io siamo amici zen, amici scrittori, amici di famiglia e amici di vecchia data e credo che quest’amicizia pervada le pagine di questo libro. Questo è lo Zen. Tutti i testi antichi sono dialoghi intimi tra buoni amici.
Dalla prefazione di Norman Fischer

(…) La forma del dialogo è l’ideale per un libro sullo Zen. Quasi tutte le storie di insegnamento o koan nello Zen sono in forma di dialogo: tra monaci, tra il maestro e lo studente, tra Buddha e i discepoli. Anche la nostra pratica, durante i ritiri o in altre occasioni, prevede il dialogo. Il nostro dialogo è più personale (rispetto alle prime pubblicazioni che rifl ettevano il tradizionale Zen giapponese) e probabilmente più schietto di molte altre pubblicazioni recenti di singoli autori; usiamo le nostre parole, parliamo in quanto individui che vivono negli Stati Uniti, nel XX secolo. Inoltre rivolgiamo l’attenzione al rapporto tra Zen e i problemi contemporanei del mondo, per esempio l’effetto della tecnologia digitale e dell’informazione sulla modalità di pensiero, e il contesto sociale e ambientale (…)
Dall’introduzione di Susan Moon