Potrebbero interessarti anche:
Descrizione
La cultura del viaggio è materia complessa che raccoglie ragioni profonde del desiderio di conoscere. La valenza stessa della parola conoscenza copre tutte le possibilità che vanno dal lavoro mentale di comprendere schemi e meccanismi umani alla partecipazione fisica alla fatica del trasferirsi, del sentire sapori, odori, vedere colori e forme che non ci sono familiari. Esso è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, l'istintiva attrazione/repulsione per ciò che è estraneo, la sfida al confronto, l'abilità di relazionarsi con il diverso da noi, la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili. Viaggiare è in fondo uno stato dell’animo, a cui non si può chiedere ragione della sua esistenza, esiste perché noi esistiamo. Lo stupore del viaggio prima e il “brivido” turistico dopo hanno segnato un momento di congiunzione-interrelazione tra paesaggi mistici sognati e realtà sperimentate, creando una contiguità di epoche e culture diverse, attraverso un’identificazione irriducibile del movimento.
Le cause fondamentali che spingono l'individuo a mettersi in movimento, abbandonando una realtà conosciuta per una da scoprire, sono rintracciabili non solo nell’ istinto migratorio come elemento del corredo genetico dell'individuo, ma alla mobilità come necessità di fuggire alla noia della vita quotidiana e alla sterilità di idee, scoperta della libertà di ridefinire la propria esistenza e di liberarsi dai condizionamenti del passato grazie alla partenza; viaggio come risposta alla necessità di sottrarsi alle preoccupazioni di ogni giorno che distolgono l'attenzione dell'individuo dalla sua crescita spirituale.
In effetti, viaggiare è di per sé un atto di comunicazione, anzi è un modo personale e diretto per stabilire un rapporto tra individui, comunità e popoli che produce una più efficace informazione sulle loro identità culturali, accresce la conoscenza dissipando stereotipi e pregiudizi, favorendo il confronto positivo tra i diversi stili di vita e sistemi di valori, e creando le condizioni per una circolazione delle idee più ampia, per un integrazione delle culture, per una progressiva attenuazione dei limiti che le diversità antropologiche, storiche, culturali, politiche frappongono ai processi d'unificazione e di coesione politica e sociale tre le nazioni. Questo non vuol dire porre in essere una ricostruzione bucolica dei paesaggi, delle prospettive e dei paesi della Costiera, ormai dimenticate e/o perdute, ma ricordare che ogni viaggio non è solo un modo per fare “cavalcare l’immaginazione” con una consapevolezza sentimentale oltre la linea del tempo, ma anche un valido aiuto per ricostruire le tappe fondamentali della storia della nostra Costa vissuta e interpretata dai viaggiatori dell’epoca. Testimonianze preziose, frammenti di sapienza senza i quali i colori, i profumi, le scene e la storia sociale e del quotidiano tendono inesorabilmente a perdere la determinatezza delle forme e delle prospettive.
Dettagli Libro
Editore | Simple Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 228 - 14x20cm |
EAN13 | 9788862596435 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Vuoi essere il primo a scrivere una recensione?
Scrivi una recensione e guadagna Punti Gratitudine!
Scrivi una recensione!