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Descrizione
In questo libro "La Cura dello Sguardo" il poeta Franco Arminio torna a offrirci le sue parole per illuminare il presente, offrendo il suo corpo come testimonianza, come repertorio di tentativi e rimedi:
"Ho vanamente cercato la guarigione scrivendo. La ferita è ancora qui. Col tempo mi sono cresciuti dentro consigli che posso dare."
Pagine fitte come gli scaffali di un antico speziale si distendono in racconti che spesso hanno la densità dei versi e chiedono alla lingua di farsi strumento di conoscenza, grimaldello per manifestazioni di senso, di luce, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno.
Percorrendo l’Italia palmo a palmo, nella sua opera di militante auscultazione del mondo, già da tempo l'autore registrava una epidemia in corso, quello che ha definito:
E se non ci sono certezze, se tutti siamo un po’ più fragili, a curarci sopraggiunge la fiducia nella capacità della poesia di unire i nostri sguardi.
"Per fare comunità, per dare coraggio al bene."
Dettagli Libro
Editore | Bompiani |
Anno Pubblicazione | 2020 |
Formato | Libro - Pagine: 202 - 15x21cm |
EAN13 | 9788830104464 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Posizione in classifica: | 7.039° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Approfondimenti
Estratto dal libro
Tornare sul marciapiede, guardare i negozi, le case chiuse, chiedere notizie su chi fa le cose, scioperare contro la distrazione, diventare impavidi, opporsi senza paura alla vigliaccheria del mondo.
Volevo sentire la scapola sepolta, l’affanno della formica, il respiro del moribondo.
Volevo sentire nel mio corpo un altro corpo, volevo sentire il respiro del mondo, di tutto il mondo, non accontentarmi del rancio che passa la galera in cui ci siamo reclusi.
Noi dobbiamo diventare un niente accogliente, un niente che ascolta e che accarezza.
In un tempo in cui si parla di distanziamento dagli altri, bisogna procurarsi un distanziamento da noi stessi, incarnarci veramente nell'aria del mondo, essere soci della luce, metterci al servizio delle cose.
La nostra vocazione non è la cattura. Siamo animali di premura.
La poesia è tagliare, amare è tagliare, ogni creazione è un taglio.
Noi non ce ne accorgiamo, ma le operazioni più belle della vita si fanno con un bisturi.
Perfino gli occhi sono un bisturi.
Apri e chiudi.
Una macchina fotografica è un bisturi, uno scatto e hai tagliato un pezzo di realtà da conservare.
Anche la morte è un bisturi, fa il taglio estremo, irrimediabile.
La nostra salute dipende spesso dal saper tagliare al punto giusto.
Ogni passo che facciamo nel mondo è un bisturi, tagliamo il mondo in cui siamo per arrivare in un altro.
Quando facciamo una passeggiata abbiamo fatto un’operazione chirurgica.
Ogni giornata è un tentativo di salvarci. La sera quando mettiamo la testa sul cuscino dovremmo capire che siamo sani e salvi.
Autore
Franco Arminio vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri.
Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in rete a difesa dei piccoli paesi.
Attualmente è il referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana nell'ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Ha ideato e porta avanti La casa della paesologia a Trevico e il festival "La luna e i calanchi" ad Aliano.
Recensioni Clienti
4,50 su 5,00 su un totale di 2 recensioni
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Nadia
Acquisto verificato
Voto:
Le parole di Arminio ci accompagnano per un viaggio dell'anima. Il libro ha momenti di prosa e di poesia, restituisce un ampio respiro a chi ha sete d'aria. Grazie Arminio! E grazie a Il Giardino dei Libri. Servizio sempre ottimo!
arianna
Acquisto verificato
Voto:
lo sguardo cura e anche le parole ! veramente un bel libro, poesia che in questi tempi dura arriva come medicina per chi sa leggere.