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Descrizione
Scritto nel 1974 e riveduto e aggiornato nel 1982, questo volume determinò la notorietà dell'autrice.
La civiltà europea fiorita fra il 6500 e il 3500 a.C. - molto prima della civiltà greca e di quella giudaico-cristiana - non è stata un mero riflesso delle culture confinanti del Vicino Oriente, ma una cultura autonoma dotata di un suo carattere originale.
L'immaginario mitico dell'epoca matrilineare rivela quali fossero le prime concezioni che l'umanità aveva del cosmo, dei rapporti tra uomo e natura e tra maschio e femmina: con al centro la Grande Dea che incarnava il principio creatore come fonte e scaturigine di tutto.
Attraverso lo studio delle sculture, dei vasi e degli oggetti di culto provenienti dall'Europa sud-orientale, Gimbutas descrive una cultura che si strutturava intorno al villaggio, prima di essere travolta e dispersa dagli Indoeuropei patriarcali.
Dettagli Libro
Editore | Stampa Alternativa |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 336 - 18,5x24,5cm |
EAN13 | 9788862225519 |
Lo trovi in: | Culto della Dea Madre |
Autore
Marija Gimbutas (1921-1994) - Nata in Lituania, studiò Archeologia all’Università di Vilnius. Fuggita durante l’invasione russa, si laureò nel 1946 all'Università di Tubinga. Nel 1949 si trasferì negli USA, lavorando prima ad Harvard e dal 1963 all'Università di Los Angeles come docente di Archeologia Europea. È autrice di oltre 20 opere e 200 pubblicazioni su argomenti che spaziano dalla mitologia dell'Antica Europa alla religione della Grande Dea e alle origini delle culture indoeuropee.
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