Descrizione
"Di Morte Non si Muore" è il nuovo libro della tanatologa Daniela Muggia.
L'autrice ci condurrà in un'esplorazione affascinante con un piede nella tradizione e uno nella scienza, secondo l’approccio di indagine tanatologica che la distingue.
Attraverso i suoi approfonditi studi, verremmo a contatto con la forza immortale della Coscienza e i misteri della Morte, un complesso processo che non si estingue solo con il decesso fisico.
In particolare, "Di Morte Non si Muore" si soffermerà sul fenomeno del "tukdam", che l'autrice ha studiato per quattro anni e di cui questo prezioso libro è il frutto.
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La guida approfondirà 13 casi dichiarati di "tukdam", esempi molto recenti e con tantissimi testimoni ad avvalorarne l'autenticità.
Il "tukdam" è il risultato di una costante e profonda pratica meditativa che vede il monaco tibetano morire fisicamente. Tuttavia, nonostante il decesso, la Coscienza continua ad "abitare" il corpo che non mostra alcun segno di disfacimento come il rigor mortis o la decomposizione anche a temperature ambientali elevate.
La meditazione, quindi, si prolunga durante il processo di morte e anche dopo. Questa condizione può durare persino fino a 30 giorni dalla morte fisica!
Questo fenomeno non è solo molto interessante, ma anche importante per tutti noi, poiché dimostra che la Coscienza non è un mero prodotto del cervello come sostiene la scienza, ma è un fenomeno "non locale". Ciò significa che la Coscienza non è soggetta alla morte.
In casi estremi, il "tukdam" può produrre il cosiddetto "corpo di arcobaleno", ossia la Coscienza vive mentre il corpo si "trasforma". Può sfociare nella riduzione parziale del corpo, che diventa non più lungo di un avambraccio, arrivando addirittura a scomparire e lasciando sul posto solo unghie e capelli.
Secondo il Buddhismo, inoltre, il "tukdam" è considerato un segno di elevata realizzazione spirituale, e quindi di una vita vissuta secondo i princìpi di un’etica compassionevole.
È ritenuto un indizio certo che colui che lo esperisce sarà in grado di portare grandi benefici al mondo nella sua prossima incarnazione, e che assisterlo in questo compito meditativo sia un modo per creare con lui un legame karmico favorevole per la prossima vita.
Ha dunque un impatto spirituale fortissimo per i tibetani che, bön o buddhisti, hanno il privilegio di assistervi.
Fra queste pagine, scoprirai tante cose incredibili, come il "tukdam", i "corpi di arcobaleno" e altri fenomeni ritenuti un tempo leggende, ma che sono oggi al vaglio della scienza, che incomincia a dare ragione alla tradizione...
Infatti, secondo l’Occidente, il passaggio dalla vita alla morte è simile a un interruttore che passa da “acceso” a “spento” appena il cuore smette di battere e il cervello cessa qualsiasi attività. Un attimo prima siamo vivi, un attimo dopo morti.
Ma queste due etichette non sono capaci di cogliere il complesso processo descritto da molte tradizioni tanatologiche planetarie, prima fra tutte quella tibetana, in cui Daniela Muggia si è specializzata.
OMAGGIO ESCLUSIVO
solo per chi acquista il libro "Di Morte Non si Muore"
sul Giardino dei Libri
"Di Morte non si Muore"
di Daniela Muggia
File video mp4 da scaricare - Durata: 20 minuti
Daniela Muggia, tanatologa e autrice del libro “Di morte non si muore”, ci parla di come la morte non sia un interruttore ("prima" sono vivo e "dopo" sono morto), ma un lunghissimo e ricco processo di trasformazione, coincidente, sempre, con la vita. Ne è una dimostrazione il fenomeno del "tukdam", che si verifica nei meditanti di scuola tibetana, buddhisti e bön, laici e non, come conseguenza (e non come scopo) di un profondo addestramento meditativo: dopo la morte clinica accertata, la loro coscienza resta nel corpo, che allora non è soggetto né al rigor mortis né alla usuale corruzione per anche più di 30 giorni. Questa pratica è prova del fatto che la nostra coscienza NON è un prodotto del cervello bensì un fenomeno non locale, compartecipe della cognitività illimitata del campo quantico che è sottesa ad ogni fenomeno cognitivo.
Potrai scaricare il file subito
dopo aver acquistato il libro "Di Morte non si Muore".
Indice
- Cap. 1 La morte non è un interruttore
- Cap. 2 Definire la morte è difficile
- Cap. 3 La nostra straordinaria fisiologia sottile
- Cap. 4 Coscienza e consapevolezza
- Cap. 5 Le otto fasi del… “morire”… o no?
- Cap. 6 Sostenere, accompagnare e… fare le prove generali
- Cap. 7 Tukdam e altri fenomeni post mortem
- Cap. 8 Cos’è il corpo di arcobaleno
- Cap. 9 Un altro giro di giostra?
- Appendice 1 - Morte e tukdam: osservazioni a confronto
- Appendice 2 - Venti primari e venti secondari
- Appendice 3 - Nyepa: i tre princìpi dinamici della nostra fisiologia sottile
Bibliografia
Una confessione, molti ringraziamenti e una dedica dal cuore
L’autrice
ECEL: un nuovo profilo professionale per accompagnare empaticamente la fine della vita e il lutto
Dettagli Libro
Editore | Amrita Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2023 |
Formato | Libro - Pagine: 236 - 14x20,5cm |
EAN13 | 9788869962486 |
Lo trovi in: | Vita e morte |
Posizione in classifica: | 576° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Approfondimenti
La morte non è un interruttore
Se il titolo del libro vi pare provocatorio… beh, forse lo è. E forse no. L’Occidente, infatti, ha spesso descritto il passaggio dalla vita alla morte come un interruttore che passa da “acceso” a “spento” appena il cuore smette di battere e un esame degli strati più superficiali del cervello mostra che non vi è più attività. Un attimo prima sei vivo, un attimo dopo sei morto. Ma queste due etichette sono come istantanee fotografiche, incapaci di cogliere il complesso processo, esteso nel tempo, descritto da molte tradizioni tanatologiche della Terra, prima fra tutte quella tibetana, oggi largamente studiata anche da neuroscienziati, medici e tanatologi occidentali.
Continua a leggere l'estratto del libro: "Di Morte Non si Muore".
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Recensioni Clienti
4,79 su 5,00 su un totale di 33 recensioni
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Alessandro
Acquisto verificato
Voto:
Un grande libro scritto da una grande tanatologa! Con lei la morte non ha più segreti e non deve più far paura!
Andrea
Acquisto verificato
Voto:
Il libro spiega in dettaglio quello che succede quando si passa nell'aldilà secondo i tibetani. Nel caso di mia madre, deceduta un anno fa, ho potuto osservare in dettaglio su di lei tutte le fasi descritte nel libro...impressionante. Per questo motivo ritengo il libro una guida fondamentale per chi si trova ad accompagnare qualcuno nel suo tratto finale di vita terrena ed è di valido supporto per mantenere un atteggiamento sereno anche in questi frangenti...sarebbe da rileggere più e più volte, perché è un valido aiuto anche per noi stessi quando entreremo nel bardo del morire.
Patrizia
Acquisto verificato
Voto:
Leggendo questo libro ho potuto constatare che quello che avevo vissuto nelle ultime ore di vita dei miei cari, era simile a quello descritto da Daniela Muggia nel suo bellissimo libro. Grazie Daniela mi è stato di grande e profondo conforto .
Massimiliano
Acquisto verificato
Voto:
Libro contenti informazioni davvero illumanti e fondamentali su di un'argomento così toccante come il trapasso. Il libro a parer mio è una piccola ed incredibile opera d'arte. Riesce ad unire spiritualità e punti anche molto tecnici spiegati davvero bene. Alcuni punti portano alla spiegazione anche dei famosi bardi tibetani. Questo libro si avvicina più ad un testo di studio approfondito, non è, a mio avviso, di facile lettura. Sogno il giorno in cui testi come questi, verranno insegnato nelle scuole fin dalle elementari. Consigliattissimo!! Massimiliano.
Patrizia
Acquisto verificato
Voto:
Argomento molto delicato che la signora Muggia riesce a spiegare prendendoti per mano ed accompagnandoti in questo viaggio che fa vibrare l'anima.