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Descrizione
«Io non vivo senza te» è una frase intesa spesso come il segno di un legame intenso, un modo di dire usato per rappresentare una storia romantica. In troppi casi è invece l’espressione di una vera e propria dipendenza, di una relazione malata che rende infelici molte persone, più di frequente donne.
La dipendenza affettiva è un disturbo ancora poco conosciuto, dal quale è diffìcile liberarsi perché ha radici profonde nel cuore della famiglia d’origine, dove sperimentiamo le prime forme di attaccamento e impariamo, quando va tutto bene, l’amore per noi stessi.
Ma se invece siamo stati bambini poco accuditi, trascurati, o addirittura abusati, o al contrario figli troppo protetti, oggetto di attenzioni eccessive, allora possiamo sviluppare rapporti nei quali il partner viene vissuto come un’ancora di salvezza, qualcuno che può riparare le vecchie lacerazioni.
In questo libro Ameya Gabriella Canovi condivide la sua lunga esperienza di sostegno a dipendenti affettivi raccontando le loro storie e spiegando il disagio di cui sono prigionieri, con le sue diverse manifestazioni: mendicare l’affetto o pretenderlo, manipolare o sedurre l’amato, riprodurre situazioni sentimentali velenose, subire la frustrazione di un desiderio di fusione mai soddisfatto.
Con un approccio tanto rigoroso quanto ricco di empatia, delinea inoltre un percorso di conoscenza di sé capace di disinnescare il «troppo amore», il bisogno eccessivo dell’altro, e l’invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto.
Esplorare il proprio passato fino alle radici è il primo passo per riuscire a risanare l’amore improprio o ricevuto male che c’è alla base di questa sofferenza e a costruire nuove relazioni con responsabilità e libertà.
Dettagli Libro
Editore | Sperling & Kupfer |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | Libro - Pagine: 259 - 14,5x22,5cm |
EAN13 | 9788820073282 |
Lo trovi in: | Psiche e amore |
Posizione in classifica: | 754° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Autore
Ameya Gabriella Canovi, psicologa e PhD, è esperta nello studio delle relazioni familiari e della dipendenza affettiva e ha una lunga esperienza di sostegno a persone imprigionate in relazioni disfunzionali. Conduce seminari e corsi di crescita personale. Collabora con Radio Capital.
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Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 6 recensioni
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Francesca
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Ho amato questo libro tanto quanto “Di troppa famiglia”, che ho letto prima di questo nonostante fosse il secondo libro dell’autrice. Meraviglioso, profondo e illuminante, di facile comprensione, penso che sia un manuale utile a tutti di questi tempi, perché il narcisismo non è solo quello che si dipinge attraverso le tragedie raccontate dai media, ma esiste in ognuno di noi ed è importante comprenderlo per saperlo affrontare.
Valeria
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Ottimo libro, la lettura è piacevole e scorre, la scrittrice si espone e si mette in gioco, è un libro di grande aiuto, specialmente l'ultima parte, che aiuta nella "pratica" quotidiana
Alessandra
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Un libro attualissimo, il tema delle dipendenze affettive qui è trattato da una vera esperta nel settore, piacevole e molto utile, grazie
Caterina
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Consiglio questo libro perché tutti dovremmo imparare a liberarci dalle dipendenze sia in amore che in relazione agli altri in generale. Scritto molto bene con storie interessanti a volte estreme ma indicative per comprendere il significato di come vivere l'amore a pieno e comprendere che si può gioire delle nostre esperienze, esse ci aiutano ad evolvere e questo è estremamente liberatorio nel cammino della nostra vita.
Concetta
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Già la frase racconta molto. Nelle Costellazioni quando un discendente vuole seguire un Antenato. Di crea un corto circuito . Anche questo consiglio. Molto potente