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Descrizione
Fra il 1956 e il 1961 Aniela Jaffé, psicoanalista e allieva di Carl Gustav Jung, trascrisse le conversazioni tenute con l'ormai anziano maestro durante gli ultimi anni della sua vita.
Non è un caso che Jung avesse affidato a lei le riflessioni sul proprio vissuto, riflessioni che confluirono parzialmente in un celebre libro biografico pubblicato nel 1962 e considerato da molti una forma di «autoanalisi». Il materiale originale che, per varie ragioni, non fu incluso in quella pubblicazione viene ora presentato, per la prima volta e dopo non poche traversie, in questo prezioso volume composto da due parti.
La prima metà accoglie sessanta ritratti autobiografici, memorie e aneddoti di Jung, narrati in prima persona e liberamente trascritti da Jaffé. Le immagini, evocate tramite associazioni spontanee, vanno dal suo percorso formativo ai ricordi intimi, che riguardano anche il matrimonio e la sua amata Toni Wolff, fino ai viaggi, come il soggiorno in Africa denso di rivelazioni.
Commenti su approcci clinici e metodi terapeutici affiancano penetranti osservazioni sulla società e grandi questioni esistenziali, come l'immagine di Dio, l'incarnazione e le rappresentazioni mitiche e oniriche.
La seconda parte del saggio è costituita da un apparato storico di Elena Fischli che illumina le complesse vicende editoriali della «cosiddetta autobiografia» di Jung, intrecciando a doppio filo le vite del maestro e della sua devota allieva.
Ne emerge una testimonianza che non solo restituisce nella sua pienezza la dimensione umana di Jung ma rende anche omaggio al ruolo svolto da Aniela Jaffé – ruolo fondamentale e finora sottaciuto – nel divulgare la psicologia analitica.
Dettagli Libro
Editore | Bollati Boringhieri Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2023 |
Formato | Libro - Pagine: 413 - 14x22cm |
EAN13 | 9788833941172 |
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Posizione in classifica: | 7.502° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Autore
Aniela Jaffé è stata una delle più valide collaboratrici di Jung: fu sua discepola, quindi analista lei stessa, segretaria del Club Psicologico di Zurigo e segretaria personale di Jung negli ultimi sei anni della sua vita (1955-61). Fu lei che raccolse e curò i « Ricordi, sogni, riflessioni -di Jung e in seguito i tre volumi delle lettere del grande psicologo svizzero. È autrice di numerosi saggi su Jung e la psicologia analitica.
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