Descrizione
I Diari intimi rappresentano non solo l’ultima opera di Baudelaire in senso cronologico, ma anche la sua parola definitiva sull’arte, la poesia, il mondo. In queste pagine – in cui Nietzsche, Proust e Valery riconobbero una vertiginosa anticipazione della propria opera – il poeta dei Fiori del Male condensa tutto l’odio per l’orrore della vita del suo tempo, tutta la sua ansia di stupire e di non amalgamarsi alla mediocrità della massa illusa e abbacinata dai miraggi di Progresso e Democrazia della propaganda del Secondo Impero.
Il veggente travestito da esteta, il dandy e il teologo, il poeta assillato dai debiti, il cronista della stupidità ovunque imperante, l’allegorista: sono questi i personaggi, tutti interni a Baudelaire, che qui, volta a volta, lanciano i loro «razzi», folgorazioni intermittenti che traversano il cielo fosco della modernità.
"È impossibile scorrere una qualsiasi gazzetta, di non importa che giorno, mese o anno, senza scoprirvi ad ogni riga i segni della più spaventosa perversione umana e, al contempo, le più stupefacenti vanterie di probità, di bontà, di carità con le affermazioni più sfrontate circa il progresso e la civiltà. Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un contesto d'orrori. Guerre, delitti, furti, impudicizie, torture, crimini nazionali, delitti privati, un'ubriacatura d'atrocità universale. Ed è con un simile disgustoso aperitivo che l'uomo civile accompagna la sua colazione d'ogni mattina. In questo mondo tutto trasuda il delitto: il giornale, i muri e il volto umano. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza provare un brivido di disgusto".
Dettagli Libro
Editore | SE Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2012 |
Formato | Libro - Pagine: 127 - 11x19,5cm |
EAN13 | 9788867235223 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
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