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Descrizione
Ci sono libri che sembrano sottrarsi a ogni giudizio o classificazione, perché parlano da un luogo così distante che è difficile anche solo individuarne la fisionomia. Sono porte che si aprono su altri mondi - mondi nei quali, senza di loro, ci sarebbe impossibile entrare. Libri come questo, straordinario, di John M. Hull: una delle più precise e asciutte testimonianze su che cosa significhi quel particolare stato della vita e della coscienza che chiamiamo cecità - dalle operazioni quotidiane a quelle più complesse -, scritta in forma di diario da un uomo che non è nato cieco ma lo è diventato a quarantanni.
Hull però non si limita a raccontare la sua lenta discesa verso la cecità: parte da questa per arrivare alla sobria descrizione di qualcos’altro, che chiama «il dono oscuro». Uno stato ultimo e molto raro, in cui la mente recide ogni residuo legame con i suoi fantasmi perché li dimentica, diventa incapace di tradurre tutte quelle approssimative informazioni che il mondo le invia attraverso gli altri sensi e non può fare altro, per sopravvivere, che inventare un nuovo linguaggio, o altrimenti sprofondare in sé stessa.
«Non c’è mai stato, che io sappia, un resoconto altrettanto minuzioso, affascinante (e insieme spaventoso) di come non solo l’occhio esterno, ma anche “l’occhio interno” svanisca progressivamente a causa della cecità » ha osservato Oliver Sacks. Che aggiunge: «se Wittgenstein fosse diventato cieco, avrebbe scritto un libro come questo ».
« Questa sensazione di essere diventato invisibile dev’essere collegata alla perdita di un’immagine corporea. Quando uno ha già perso le facce degli altri, che importa se perde anche la propria ... Invisibile agli altri, sono diventato invisibile a me stesso. Questo significa che non ho più coscienza di me, che sto diventando inconsapevole. E ciò che indica l’archetipo della cecità: la perdita della coscienza, la discesa nel sonno, il senso del nulla, del diventare nulla. Esistere è essere visti ».
Dettagli Libro
Editore | Adelphi Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 221 - 14x22cm |
EAN13 | 9788845934094 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Autore
John M. Hull (1935-2015), australiano, è stato professore di teologia e scienze religiose a Birmingham. Nel 1983, a seguito di una lunga patologia degenerativa delia retina, perse definitivamente la vista; Il dono oscuro (1990) è il diario che dettò nei tre anni successivi. Nel 2016 ne è stato tratto il film Notes on Blindness, di Peter Middleton e James Spinney, vincitore del primo premio ai British Independent Film Awards.
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