Descrizione
La società ci spinge a provare emozioni sempre più forti, in una sorta di... consumismo emotivo. Poi, però veniamo lasciati soli a gestircele... Ecco la chiave di volta per venirne fuori intatti e possibilmente cresciuti.
Emozione
Un’emozione è il risultato di un’attività del piano mentale. Proviamo un’emozione quando temiamo per noi stessi, in conseguenza del fatto che una nostra credenza ha preso il sopravvento, e suscita in noi una paura. Tale paura impedisce che si realizzi un desiderio, il che ha l’effetto di bloccare quell’energia del corpo emozionale che andrebbe utilizzata per aiutare l’essere umano a realizzare i propri desideri. Possiamo dunque dedurne che dietro ad ogni emozione vissuta c’è, in più, un’emozione di paura, solitamente la paura di non essere amati.
Sentimento
Un sentimento deriva dalla facoltà percettiva, tipica dell’essere umano, esercitata dal corpo emozionale che vibra ogni volta che i cinque sensi fisici captano una sensazione. Fintanto che ci si consente di sentire senza che un’attività mentale accusatoria prenda il sopravvento, la sensazione chiamata “sentimento” è gestita bene, perché non blocca l’energia del corpo emozionale.
Come distinguere l’emozione dal sentimento
Potete provare un sentimento di paura, di tristezza, di gioia eccetera, oppure un’emozione di paura, di tristezza, di gioia eccetera. Per esempio: quando, pur provando tristezza, restate in contatto con l’esperienza che state vivendo, vi consentite di provare quella tristezza ma potete dire che quel sentimento è gestito bene dal corpo mentale, emozionale e fìsico. In tal caso, la tristezza non è nefasta. Se, invece, provando tristezza, il corpo mentale prende immediatamente il sopravvento, dicendo o pensando che questa cosa è ingiusta, che non riuscite a capire e così via, il sentimento diventa emozione. Perché? Perché avete paura per voi stessi, e ne incolpate un altro oppure vi autoincolpate. Tale atteggiamento mentale impedisce di manifestare il desiderio di essere felici, di lasciar andare le cose, o di amare in modo incondizionato. Per questa ragione un’emozione non è mai benefica: finisce perlopiù col creare un blocco nel corpo fisico, quindi un malessere o una malattia.
Sensibilità
La sensibilità è la proprietà del corpo emozionale che ci consente di sentire e percepire, e ce ne serviamo per vivere un sentimento o un’emozione. Nel sentimento, l’essere umano “sente” con tutto se stesso, ma rimane l’osservatore di ciò che prova; nell’emozione, l’analisi, la critica e l’accusa prendono il sopravvento e l’energia si concentra maggiormente nel plesso solare. In questo caso la sensibilità viene usata male, perché non può più circolare liberamente: è troppo concentrata nel plesso solare. Ecco perché una persona sensibile che impara ad osservare la propria sensibilità rimane ben centrata anche quando ciò che osserva non è gradevole. Il fatto di rimanere centrata le permette di trovare rapidamente e lucidamente una soluzione al problema che ha di fronte.
Iperemotività
L’iperemotività è una sensibilità esagerata, fuori luogo; chi si definisce “ipersensibile” o “iperemotivo” di solito ha in realtà una sensibilità leziosa, di maniera, uno stato frequente fra chi si ritiene responsabile di rendere felici gli altri.
Il sentire
A volte, insegnando; uso il termine “il sentire”, sebbene non sia del tutto ortodosso. È un modo di impiegare questo verbo particolarmente utile per descrivere che cosa proviamo o sentiamo. In un’espressione del tipo “sono nel mio sentire”, la persona esprime precisamente che non sta pensando, ma sta sentendo, percependo.
Indice
Preambolo
Introduzione
Domande e risposte sulle emozioni, i sentimenti e il perdono
Conclusione
Dettagli Libro
Editore | Amrita Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2025 |
Formato | Libro - Pagine: 156 - 9,5x15cm |
EAN13 | 9788869963902 |
Lo trovi in: | Autostima |
Posizione in classifica: | 1.936° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
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Recensioni Clienti
4,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Angelica
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la forma è quella della domanda-risposta che non mi fa impazzire. ma il libricino "visto il suo formato", è interessante e alla fine presenta una piccola spiegazione su come avviare la guarigione per mezzo del perdono!
Stefania
Acquisto verificato
Voto:
piccolo nella pubblicazione, ma grande nell'intento di affrontare in modo semplice e fruibile da tutti il tema delle emozioni. L'autrice ha riunito le domande e le risposte che le sono state rivolte durante corsi e seminari da lei tenutisi nell'arco della sua carriera che hanno appunto come tema centrale le emozioni, e toccano in parte anche il modo per uscire da quelle sgradevoli
Maura
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Voto:
argomento molto interessante e stimolante. La riflessione su questi argomenti mi ha sempre intessato moltissimo e questo libro è un ottimo strumento di approfondimento.
Roberto
Acquisto verificato
Voto:
io ammiro questa signora, nonostante non sia laureta in nessuna disciplina scientifica universitaria, fa dei suoi libri e credo anche dei suoi corsi una strada importantissima da seguire, almeno per chi come me sente di percorrerla... grazie Lise.