Farmagia

Dopo l'enorme successo di "Sticazzi – La suprema via della leggerezza", Andrea Pietrangeli torna, con la verve che lo contraddistingue, con il nuovo libro "Farmagia - La suprema via della Guarigione".

Saper ascoltare il nostro corpo senza bisogno di intermediari per tradurre i messaggi salvifici che la "benattia" ci offre direttamente, è un grande potere di guarigione che possiamo facilmente imparare e utilizzare.

La malattia fisica è dunque un alleato prezioso che ci guida sempre verso la nostra guarigione più profonda.

In questo libro novità Andrea Pietrangeli ci accompagna in un affascinante viaggio dentro noi stessi per scoprire come "far-magia", ovvero in che modo riconoscere le nostre ferite, accettarle con amore e accedere alla fase più divertente dell'esistenza: quella della manifestazione dei nostri desideri più puri e realizzativi, in grado di donare alla vita la leggerezza alla quale abbiamo sempre aspirato.

Per percorrere la suprema via della guarigione, occorre Farmagia – sì, proprio con la G – cambiando prospettiva e iniziando a comprendere che la malattia fisica è in realtà un alleato prezioso che ci guida sempre verso la nostra guarigione più profonda.

Arricchito da diverse illustrazioni, questo libro parla di guarigione, offrendoci le scoperte e le esperienze personali di guarigione di Andrea Pietrangeli, con un linguaggio semplice e divertente.

Quando ci riallineiamo con il nostro benessere e smettiamo di maltrattarci, ci accorgiamo infatti che attraverso il messaggio del sintomo il fisico ci indica quali sono le cattive abitudini emozionali che possiamo finalmente lasciar andare.

Dopo il dolore, la paura, l'ansia e la povertà, l'essere umano è pronto a evolvere attraverso la gioia, il benessere, l'abbondanza e la gratitudine. Basta sceglierlo.

Far-magia è la suprema via della guarigione, la via che parte da te e arriva a te.

"Si pensa che il sintomo sia un male, una disgrazia. Io ti dico invece che ogni sintomo in realtà è un bene: è il tuo corpo che si protegge da te e dalle tue maldestre scelte emozionali. Per guarire quel dolore da cui spesso cerchiamo di sottrarci e curare la ferita emozionale, è necessario assumere una medicina specifica che ho scoperto essere il talento. E il talento è riscoprire l'Amore in azione attraverso di te. Non è farmacia, è far-magia."

Andrea Pietrangeli

Introduzione di Andrea Pietrangeli

Prima Parte: Smarriti nel labirinto
I quattro aiuti e le quattro bacchette magiche

• Capitolo 1
  Vieni a guardare da qui sopra
• Capitolo 2
  I quattro aiuti
• Capitolo 3
  Verità supposte
• Capitolo 4
  Non è farmacia, è far magia
• Capitolo 5
  Proiettori di realtà, proiettori di malattie
• Capitolo 6
  Le quattro bacchette magiche
• Capitolo 7
  Le quattro bacchette e la coerenza
• Capitolo 8
  Le quattro bacchette e il benessere
• Capitolo 9
  Le quattro bacchette e l’inconsapevolezza

Seconda Parte: La Rinascita
Riconoscere le ferite ereditate e la medicina che le guarisce

• Capitolo 10
  L'inizio del gioco
• Capitolo 11
  La ferita è una feritoia da cui entra luce
• Capitolo 12
  La vera medicina è il talento
• Capitolo 13
  Chirone; le 12 ferite e i talenti che le guariscono
• Capitolo 14
  Le sfide dei segni zodiacali

Terza Parte: La Mappa-Corpo
Comprensione del sintomo, riscatto e guarigione

• Capitolo 15
  I messaggi del corpo

Quarta Parte: Diventare Maghi
Gli strumenti dell’abbondanza

• Capitolo 16
  Ripulire il passato
• Capitolo 17
  Il dono del presente
• Capitolo 18
  Guarire il passato e diventare il creatore
• Capitolo 19
  Energia, frequenza e vibrazione
• Capitolo 20
  Aumentare la vibrazione
• Capitolo 21
  Creare consapevolmente nuove realtà
• Capitolo 22
  Vivere nell’abbondanza
• Capitolo 23
  Cosa voglio?

Elenco di parolacce

Affermazioni utili

I transiti di Chirone dal 1940 al 2026

Percorsi di lettura

Ringraziamenti

Il primo aiuto di Farmagia per autoguarire

I sogni sono di solito il primo aiuto che ricevi per guarire, qui nella “labirinteria”. Sì, sto parlando proprio dei sogni che fai ogni notte quando vai ad allenarti per la morte. Hai presente, no? Ogni giorno hai questo appuntamento immancabile. Vieni spento per circa otto ore, così almeno ti ricordi che la vita non è solo quella da “svegli”. La morte la vivi ogni giorno, per almeno sette, otto ore. Non c'è da averne paura. La morte è uno strumento che ancora non sappiamo utilizzare. Di notte, nel sonno, l'io viene sempre tolto di mezzo. A meno che tu non abbia una mente così dispotica che continua il suo lavoro anche nel mondo onirico, la notte è la parte più preziosa della vita.

Continua a leggere l'estratto del libro "Farmagia. La Suprema Via della Guarigione".