Descrizione
A 70 anni dai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, a 30 anni dalla catastrofe di Chernobyl, a 5 anni da quella di Fukushima e dal referendum popolare svoltosi in Italia subito dopo il disastro giapponese, tanto gli armamenti nucleari come i reattori nucleari sono tuttora in fase di netto sviluppo e modernizzazione, nonostante alcune riduzioni degli arsenali militari ed alcuni insuccessi soprattutto nel settore del nucleare civile.
È a partire da questa constatazione che questo libro intende proporre una riflessione critica sul problema nucleare (detto mediaticamente “atomico”), nei suoi multiformi aspetti tecnici, sociali e politici.
Si contestano innanzitutto le applicazioni militari, dai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki in avanti, ed anche le applicazioni cosiddette “civili" per la produzione di energia elettrica, in quanto portatrici di rischi inaccettabili di contaminazione radioattiva delle popolazioni e dell’ambiente (fusione del materiale fissile, trattamento più che problematico delle scorie radioattive e poi dello smantellamento delle centrali nucleari, ecc.).
Da un punto di vista geopolitico, l’adozione di una tecnologia nucleare, militare e/o energetica è, secondo l’analisi degli Autori, una “follia” imposta dalla volontà di potenza di centri di comando politici, condizionati anche dagli stessi complessi militari-industriali-energetici che la gestiscono.
Dettagli Libro
Editore | Mimesis Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 198 - 14x21cm |
EAN13 | 9788857531977 |
Lo trovi in: | Top Italia Saggi |
Autori
Alfonso Navarra è scrittore e collaboratore di periodici ecologisti, direttore della rivista “Difesa-ambiente". Antimilitarista nonviolento “storico" è portavoce di “Fermiamo chi scherza col fuoco atomico” per la Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari e segretario della Lega per il disarmo unilaterale. Lavora con organizzazioni ecopacifiste (Energia Felice, Accademia Kronos).
Mario Agostinelli è presidente dell'Associazione Energia Felice (ARCI). Ha lavorato come ricercatore per l’ENEA presso il CCR di Ispra. È stato segretario generale della CGIL Lombardia.
Luigi Mosca è tra i responsabili della rete associativa “Armes Nucléaires STOP”. Scienziato italiano emigrato in Francia, già direttore del Laboratoire Souterrain de Modane (LSM) nel tunnel del Fréjus, è un fisico delle particelle subatomiche (campi di ricerca : interazioni forti, proton decay, Dark Matter e fisica del Neutrino).
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