Descrizione
Questa è la terza edizione in lingua italiana del libro "I Fondamenti dello Studio del pianoforte" di Chuan C. Chang:
un attento studio dei migliori metodi di insegnamento per aiutare i lettori a capire come imparare in modo efficace e "mille volte più veloce" a suonare il pianoforte.
L’autore consiglia di leggere tutto il libro una prima volta, iniziando dalla prefazione, che contiene una rapida visione d’insieme, saltando eventualmente qualsiasi sezione si pensi sia irrilevante o troppo dettagliata al momento.
Non è necessario capire o ricordare ogni concetto, bensì è meglio considerare la lettura del volume come fosse uno svago, un divertimento, una occasione per abituarsi ai temi trattati e avere qualche idea al riguardo di dove trovare certi argomenti specifici.
La sezione delle "Testimonianze" riporta numerosi altri suggerimenti interessanti.
- Chi ha un insegnante può usare il libro come integrazione delle istruzioni ricevute;
- Chi non ha un insegnante, invece, scelga un qualsiasi pezzo nuovo che vuole imparare (che sia al proprio livello tecnico).
Quasi tutti i lettori avranno bisogno di rileggere per intero le Sezioni I e II prima di andare a quelle pagine applicabili alla composizione che stanno imparando.
Chi non sa quale brano studiare troverà, citati all'interno, vari esempi adatti sia ai principianti sia al livello intermedio.
Dettagli Libro
Editore | Juppiter Consulting |
Anno Pubblicazione | 2020 |
Formato | Libro - Pagine: 429 - 16,5x23,5cm |
EAN13 | 9788889292952 |
Lo trovi in: | Musicologia |
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Recensioni Clienti
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A.
Voto:
Il libro è utile per chi studia Pianoforte, attenti a non considerarlo "la Bibbia". Un allievo deve leggerlo con il suo insegnante e cercare di interpretare al meglio quello che Chang ha scritto. Solo con lo studio costante e assiduo si ottengono risultati soddisfacenti e solo una buona impostazione tecnica ti aiuta a suonare "certi" brani, pertanto quando nel libro si dice che la tecnica deve essere abolita, si riferisce a pianisti che hanno di base una impostazione tecnica. Il metodo induttivo è sconsigliabile, come dice giustamente l'autore. Non sono d'accordo sul fatto che Bach si debba suonare a dita distese e che il metodo di studio proposto vada bene per tutti. Ogni individuo è unico ed è per questo che come ho detto all'inizio va letto criticamente e adattato alle proprie capacità. Molto interessante è la parte di acustica.