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Descrizione
Séguito incompiuto de Il Profeta, capolavoro riconosciuto di Gibran, Il giardino del Profeta fu pubblicato postumo nel 1932. Gibran vi lavorò fino al giorno precedente la sua morte, avvenuta a New York il 10 aprile 1931.
Il giardino del Profeta ha come argomento il rapporto tra l'uomo e la natura, ed esprime in particolare il desiderio che Gibran aveva di dissolversi e congiungersi in essa.
Almustafà, l'eletto e l'amato, in cui Gibran adombra se stesso, ritorna alla propria terra natale (il Libano) dopo dodici anni di esilio nella città di Orfalese (New York). E come alla partenza, esaudendo le richieste del popolo, aveva pronunciato i sermoni sugli aspetti principali della vita dell'uomo, così al ritorno in patria egli si rivolge alla propria gente e ai nove che si sono eletti suoi discepoli: nel medesimo ruolo di chirurgo d'anime e con lo stesso tono del dispensiere di saggezza sociale, Almustafà-Gibran sermona ancora sulla vita e sul desiderio, sulle cose inanimate e sul tempo, su Dio e sull'esistenza.
Dettagli Libro
Editore | SE Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1986 |
Formato | Libro - Pagine: 95 - 10,5x19,5cm |
EAN13 | 9788877107268 |
Lo trovi in: | Racconti per l'anima |
Autore
Khalil Gibran fu un artista e un intellettuale poliedrico. Di origini libanesi si trasferì in America coi genitori dove ebbe fin da giovane un brillante successo come pittore. Le successive frequentazioni europee e l'incontro col meglio della filosofia e delle religioni mondiali stimolarono la sua vena poetica e riflessiva e gli permisero di concretizzare la sua grande saggezza in una serie di capolavori. Il Profeta, il più conosciuto, scaturisce da una conoscenza vastissima maturata in una vita donata alla cultura di ogni provenienza.
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