Descrizione
Dal punto di vista psico-pedagogico è perfettamente inutile usare gli strumenti del terrorismo informativo elencando i tremendi guai che il doping può procurare. Meglio invece informare in modo semplice e corretto, con l'onestà di chi può dare un contributo di carattere scientifico e di lunga esperienza personale.
C'è chi pensa che la "questione doping" sia destinata a risolversi; c'è chi pensa, al contrario, che non si risolva mai. La verità è in quell'eterno rapporto tra guardie e ladri: da una parte le istituzioni impegnate a utilizzare sempre più sofisticati strumenti di rilevazione e a scoprire nuove sostanze proibite, dall'altra gli atleti supportati da una scienza volta a ricercare sconosciuti confini d'inganno.
Purtroppo è difficilmente praticabile la strada che parrebbe più naturale: riscoprire i valori etici che presiedono all'ideale sportivo. Viviamo in una società afflitta dalla ricerca affannosa dei risultati e da un'imperante farmacomania; il doping appare come una facile e mitica scorciatoia che fa risparmiare tempo e fatica, che aiuta ad azzerare l'eventuale gap con gli avversari più forti e dotati.
Dettagli Libro
Editore | Pendragon |
Anno Pubblicazione | 2009 |
Formato | Libro - Pagine: 366 - 14x21cm |
EAN13 | 9788883427862 |
Lo trovi in: | Manuali di psicologia |
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