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Descrizione
Una notte, accanto al crepitio dei tizzoni ardenti, dialogando con lo gnomo: “Vogliamo dirci la verità, Gioaen? Come fate a vivere così ingessati, voi uomini? Avete perduto la capacità di ascoltare l’eco della natura. Lei vi parla, vi suggerisce, vi implora, e voi, niente! ... Sordi, pazzi e incapaci.
Sarebbe tempo di recuperare lo spazio libero del vostro muovervi nel mondo, il diritto di ogni uomo di essere tale, beneficiando del valore collettivo della parola: libertà. Libertà di andare, girare, camminare, tornare, abbattendo le barriere architettoniche, perché la terra è sacra.
Attribuire sacralità alla terra significa colmare la frattura tra materia e spirito. L’acqua è un bene che scorre libero nel mondo, eppure non è per tutti e così i gas naturali e tutti i prodotti che la terra dona. Vi siete creati delle regole che hanno recintato la vostra esistenza”.
Si, anch’io come Ardusli... mi sento animista. Credo che tutto ciò che ci circonda, che sia animale, pianta, minerale, possieda un’anima viva con la quale dialogare. Quante volte ho sorpreso Ardusli a colloquiare, se non discutere con l’anima del faggio piuttosto che del gallo cedrone o della Fonte Tegirò. Evviva il mondo pulito e consapevole degli gnomi e della fate!
Dettagli Libro
Editore | Sì Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 225 - 15x21cm |
Lo trovi in: | Fate, Gnomi e Folletti |
Autore
Giovanni Zavalloni è nato a Savignano sul Rubicone (FC) dove vive. Promotore di una cultura ecologica nel rispetto degli equilibri naturali, ama leggere, scrivere e adora la montagna. E' un grande appassionato di gnomi. Sposato, padre di tre figli, da vent'anni è titolare e socio di un negozio di tessuti. Da qualche anno è periodicamente ospite del Maurizio Costanzo Show.
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