Descrizione
Un libro per accompagnare la trasformazione della sofferenza in nuovo slancio vitale.
Perdere un figlio durante la gravidanza, alla nascita o subito dopo, è un lutto aggravato da una serie di inadeguatezze sociali, mediche e giuridiche. È noto il legame fra lutto perinatale e suicidio delle madri entro l'anno successivo...
Ma come elaborare il lutto di un bambino che non è mai venuto al mondo e quindi, per la legge, non esiste? Come dire il proprio dolore di "genitori", quando nostro figlio non ha neppure un nome? Come ci si sente quando la società preme perché si "rimetta in cantiere un'altra vita", dopo aver "messo al mondo" la morte?
L'autrice, madre di quattro figli di cui due nati morti, ha scritto questo libro perché all'uscita dal reparto di maternità i genitori, gli operatori sanitari e i professionisti dell'accompagnamento lavorino insieme per restituire la legittimità dell'esistenza, della morte e del lutto del figlio perduto, e per favorire una riflessione che elimini le incongruenze della legge, secondo la quale un nato vivo, anche molto prematuro e rimasto vivo per pochi istanti, è un cittadino a tutti gli effetti, mentre non lo è il nato morto, anche a termine di gravidanza, per cui non compare nello stato di famiglia; e se poi è nato morto prima della 28a settimana di gestazione, è considerato un "prodotto abortivo" e "smaltito" come "rifiuto ospedaliero" a meno che non si intervenga per impedirlo con un apposito adempimento burocratico, nel qual caso finirà nei terreni cimiteriali comuni, i "campi degli angeli".
Il libro descrive quattro incontri clinici, da cui emergono il cammino doloroso e i problemi dei genitori davanti a questo lutto misconosciuto, e presenta gli strumenti provenienti dalla Psicosintesi che permettono loro di accettare ed assimilare il vissuto di questo evento.
Dettagli Libro
Editore | Amrita Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2011 |
Formato | Libro - Pagine: 142 - 14x20cm |
EAN13 | 9788889382530 |
Lo trovi in: | Psicosintesi |
Autore
Chantal Haussaire-Niquet è psicoterapeuta, consulente e formatrice nel campo del lutto perinatale: a lei si devono, in Francia, i primi gruppi di mutuo sostegno in questo campo.
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Recensioni Clienti
4,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Diego
Acquisto verificato
Voto:
Direi un libro interessante che però personalmente non mi ha preso molto, ho apprezzato di più altri trattati sul lutto, sulla morte, sul morire e quindi ho apprezzato le parti con riflessioni più sociali, mediche e giuridiche. Non vi sono grandi spunti per l'elaborazione, ma sicuramente rompe il tabù che è ancora intorno a questo lutto di cui si parla molto poco.
Alex
Acquisto verificato
Voto:
Ho trovato questo libro citato in un sito internet che si occupa di morte perinatale, e successivamente all'interno del libro ho ritrovato i riferimenti del sito e di altre associazioni che si occupano dello stesso argomento (in continuo aggiornamento). A me è servito, assieme ad altre cose, ad elaborare un lutto così doloroso come la perdita di un figlio che ho conosciuto solo io. Anna
Marco
Acquisto verificato
Voto:
Interessanti e toccanti le testimonianze, tuttavia per alcuni aspetti risulta essere rigido e un po' datato. lo si può acquistare,ma c'è di meglio.
Stefanialia
Acquisto verificato
Voto:
Libro preso per le tematiche affrontate che riguardano il lutto.Avendo avuto sia mia madre che mia zia un aborto,volevo capire le ripercussioni che comporta nella vita delle donne e di conseguenza nella famiglia intorno.Libro che apre delle nuove connessioni interiori.