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Descrizione
Questo saggio intende mostrare il percorso che va dal 1800, anno in cui vide la luce l'opera di Fichte “Lo Stato Commerciale Chiuso”, e la comparsa, oltre un secolo dopo, del nazionalsocialismo e di Adolf Hitler, figura la cui importanza è stata spesso sovra-rappresentata da certa storiografia che non ha preso in considerazione tutto il retroterra culturale già presente.
Il nazionalsocialismo non costituisce altro che l’approdo consequenziale per cui, se non ci fosse stato Hitler, chiunque tra i tanti che ne condividevano le idee, avrebbe portato a maturazione ciò che doveva comunque avvenire, così come sarebbe ugualmente accaduto l’attacco alla Germania, mascherando i reali motivi, vale a dire i contrapposti interessi economici, monetari e di visione del mondo.
Proprio in quest'ottica vuole muoversi la presente opera, delineando come la storia scritta dai vincitori sia spesso una storia addomesticata per cercare di propugnare una visione manichea del mondo in cui tutte le storture che vediamo ogni giorno causate dall’ideologia liberista e dai potentati ad essa soggiacenti possano essere giustificate facendo credere di vivere nel migliore dei mondi possibile.
Dettagli Libro
Editore | Nexus Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | Libro - Pagine: 284 - 14,5x21cm |
EAN13 | 9788885721333 |
Lo trovi in: | Storia |
Autore
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