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Descrizione
Saluti e presentazioni
Il saluto è molto importante: è il primo approccio che si ha con il prossimo, quindi è necessario presentarsi nel miglior modo possibile. Se siamo noi a presentare persone che non si conoscono tra loro, ricordiamo sempre di presentare per prima la persona più giovane alla più anziana, l’uomo alla donna, il subalterno al superiore, con le dovute eccezioni del caso, per esempio una signora a un prelato. Pronunciamo correttamente nome e cognome, per evitare malintesi, e soprattutto escludiamo, nei rapporti privati, i vari titoli nobiliari o accademici.
La presentazione è obbligatoria tra persone ospiti in casa nostra, mentre è sicuramente da escludere in caso di visite di condoglianze. Se l’incontro avviene per strada, l’uomo ricorderà di togliersi il cappello, sempre che lo porti, e a un ricevimento si alzerà qualunque sia la persona a lui presentata. Alla donna è invece concesso di rimanere seduta a meno che non abbia di fronte una persona più anziana. Nelle occasioni come i ricevimenti in piedi, in cui gli invitati sono soliti avere le mani occupate da bicchieri e piattini, è sufficiente accennare un saluto con il movimento del capo o un leggero inchino. È permessa l’autopresentazione nelle grandi feste con centinaia d’invitati.
Nelle presentazioni evitate il comune “piacere”: un semplice sorriso è sufficiente per rendervi cordiale e disponibile. È importante salutare sempre e chiunque, ma cosa più importante è come salutare: il “buongiorno” fa di voi una persona educata, ma il sorriso che lo accompagna vi designerà come una persona gradevole e simpatica. Salutate tutti, quindi; se siete miopi o non siete fisionomisti è molto meglio rischiare di salutare chi non conoscete che non rispondere al saluto di persone che, sul momento, non ci si ricorda di aver mai visto.
I gesti di saluto più comuni sono: la stretta di mano, un cenno del capo, e fino a non molto tempo fa, il baciamano, l’alzarsi del cappello e un leggero inchino. La persona presentata non dovrebbe porgere per prima la mano, ma se ciò accade contraccambiamo subito per non mostrarci scortesi: una stretta di mano non corrisposta è gesto di grande villania.
Se indossiamo dei guanti, ricordiamoci di sfilarli nello stringere la mano, a meno che le nostre braccia siano cariche di pacchi. Si saluta sempre con la mano destra e la stretta deve essere ferma e decisa, ma non simile a quella di una morsa. Anche la mano molle come un pesce bollito è da evitare nel modo più assoluto.
Dettagli Libro
Editore | Crescere Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 64 - 17X24cm |
EAN13 | 9788883373282 |
Lo trovi in: | Comunicazione |
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