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Descrizione
Dai nostri genitori abbiamo ereditato il corpo e la personalità, il cui unico obiettivo è quello di ripetere e rivivere le esperienze passate, con le emozioni e i sentimenti ad esse legati e i flussi ormonali che scatenano.
Finché ci lasceremo guidare dalla personalità niente di nuovo potrà accadere nelle nostre vite. Ma, oltre che figli dell’uomo, noi siamo figli di Dio: purtroppo abbiamo dimenticato questa nostra origine genetica e non facciamo più uso dei nostri attributi divini.
Fermare l’invecchiamento, resuscitare i morti e manifestare il regno dei cieli sono tutte facoltà che rientrano nel nostro patrimonio genetico: per disporne nuovamente dobbiamo mettere sotto controllo la personalità e liberarci dall'intossicazione cronica provocata dalle emozioni.
Dettagli Libro
Editore | Macro Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2003 |
Formato | Libro - Pagine: 112 - 11,5x17,5cm |
EAN13 | 9788875073442 |
Lo trovi in: | Ramtha |
Autore
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Recensioni Clienti
3,00 su 5,00 su un totale di 3 recensioni
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Giuliano
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Voto:
Ottimo come libro. Ci ricorda le nostre origini dimenticatee come tutti i libri di Ramtha ogni tanto e' opportuno rileggerlo per memorizzarne gli insegnamenti.
Beatrice
Acquisto verificato
Voto:
Vale senz'altro la pena di affrontare la lettura di Ramtha, che entra molto in profondità sulle questioni di "chi siamo", "da dove veniamo", "dove andiamo", "come possiamo evolvere", "quali sono i poteri e le potenzialità che abbiamo dimenticato, noi che siamo in realtà esseri divini" (gli Dei dimenticati). E' un libriccino piccolo e non ci si impiega molto a leggerlo. La complessità sta nei concetti e nel modo in cui vengono espressi; per cui per chi è ancora "digiuno" di questo argomenti, consiglierei di cominciare prima con le opere di Gregg Braden, Esther e Jerry Hicks, e alri esponenti di fisica quantistica, Legge di Attrazione, ecc. Ramtha, secondo me vale senz'altro la pena, ma solo dopo aver approfondito con testi o DVd più alla portata di tutti. Poi, per chi, come me, ha una sete inesauribile di scoprire e conoscere, allora Ramtha diventa qualcosa di molto profondo da provare ad assimilare, ma non avrei potuto comprenderlo se fossi partita da qui.
Maurizio
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