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Descrizione
Come la nave dei folli lanciata verso il maelstròm, il mitico gorgo abissale che simboleggia il potere distruttivo delle nostre illusioni, sembriamo destinati a una realtà dominata dall'avidità, dall'incuria verso ciò che ci circonda e dall'iniquità. Con le relative conseguenze che si riversano nella nostra vita di ogni giorno, in cui ci troviamo ad assistere o a essere protagonisti, spesso inconsapevoli, di gesti disperati, di solitudini e rincorse verso un vuoto esistenziale che ci si illude di poter vedere sanato dal possesso e dal denaro.
È inevitabile tutto ciò? Possiamo ripensare noi stessi calati in un contesto dove le idee di amore, giustizia e verità facciano assumere un significato diverso all"'essere (o al diventare) ricchi"?
La risposta emerge ripercorrendo gli insegnamenti di tutte le guide spirituali dell'umanità e nella riscoperta del patrimonio perduto delle antiche saggezze che hanno esaltato l'ideale concreto della "ricchezza naturale": un'immensa tradizione, religiosa e filosofica, che è oggi quanto mai attuale e che costituisce l'unica reale speranza per un futuro più giusto per tutti.
Come infatti già premonivano le grandi veggenti del secolo scorso, Etty Hillesum e Simone Weil, quello che veramente occorre è una rivoluzione nello spirito dell'uomo. Non basta parlare di diritti e di persona. Occorre tendere ancora più in alto.
È ciò che cerca di fare Massimo Jevolella nel racconto di questo drammatico e coinvolgente confronto tra un povero e un professore di economia, invitando a considerare, come fa Simone Weil nel suo saggio La persona e il sacro, che: "Solo ciò che proviene dal cielo è in grado di imprimere realmente un marchio sulla terra".
Dettagli Libro
Editore | Urra Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 100 - 13,5x21cm |
EAN13 | 9788850333189 |
Lo trovi in: | Racconti per l'anima |
Autore
Massimo Jevolella studia da decenni le tradizioni spirituali dell'Occidente e dell'Oriente. Ha collaborato con l'Istituto di Storia della filosofia dell'Università Statale di Milano e pubblicato studi su Al-Gazàli, Ibn Arabi, Ibn as-Sid, Rumi, Dante, Maimonide e altri mistici e filosofi medievali. Il tema dell'utopia è sempre stato al centro dei suoi interessi, dalla tesi di laurea in Filosofia fino ai suoi recineti saggi.
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