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Descrizione
Nella sua potente riscrittura della storia evangelica, Saramago narra di un Gesù Cristo in tutto e per tutto umano. Il figlio di Dio incarna così i dubbi e le sofferenze propri della condizione universale dell'uomo.
Dalla nascita a Betlemme alla morte sul Golgota, affronta le medesime esperienze descritte nel Vangelo, però secondo una prospettiva terrena, forte di spirito critico, senso logico e pietà. Non c'è fede nei miracoli, bensì coscienza di essere in balìa della volontà di potenza di un Dio padre distante e indifferente al dolore che provoca.
La serie di disgrazie, stragi e morti che costellano l'esistenza di Gesù, fino al non cercato e non accettato compimento del destino di vittima sacrificale, diventa così un'occasione per riflettere sulla contrapposizione tra bene e male in terra, l'assurdità di fare il giusto tramite l'ingiusto, l'inesorabilità della colpa, l'imperscrutabile senso della vita e la sconcertante ambiguità della divinità.
Dettagli Libro
Editore | Feltrinelli Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | Libro - Pagine: 351 - 13x20cm |
EAN13 | 9788807885341 |
Lo trovi in: | Gesù e i Vangeli |
Autore
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Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 3 recensioni
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Sara
Acquisto verificato
Voto:
Ho acquistato questo romanzo per mio marito che lo ha gradito molto, specialmente l'inedita versione di un Gesù Cristo molto terreno e più vicino all'essere umano nelle sue debolezze e virtù rispetto a quello che siamo stati abituati a conoscere. E' un Gesù che presenta le sue paure, ansie e rancori come un qualsiasi essere umano, il che lo rende profondamente diverso dall'immagine stereotipata che ci è stata canonicamente trasmessa. Il risultato è un uomo "vero" e che suscita una maggiore immedesimazione. Penso che lo leggerò anche io!
Alessandro
Voto:
Assolutamente un capolavoro . Il vangelo sotto un aspetto del tutto diverso e raccontato in maniera magistrale da Saramago. La distanza del narratore fa percepire il mondo, dall'inizio, come un luogo crudele e spietato nonostante le bellissime e poetiche metafore. In questo libro Gesù non è un eroe, è un burattino nelle mani di un Dio sanguinario che si annoia delle domande esistenziali degli uomini, la cui brama maggiore è estendere il proprio potere (ovvero culto) a tutto il mondo (invece che solo a un piccolo popolo). Un Dio quanto mai lontano dalla figura positiva che ne ha fatto la Chiesa, eppure mai come in questo libro tanto simile al potere temporale di questa. Il Diavolo è l'angelo che si presenta prima come l'angelo dell'annunciazione, poi come insegnante di Gesù e infine con il volto quasi identico a quello di Dio. Un mondo in cui la donna era (ed è) poco diversa da uno schiavo, in cui tra le prime preghiere del mattino vi sono ringraziamenti, da parte dell'uomo, a Dio per non averlo fatto donna. Un libro crudo, verosimile, storicamente accurato. Un libro bellissimo. Un libro per pochi. Un capolavoro. Basato sui vangeli apocrifi, personalmente vi leggo il dolore di un uomo (Saramago) che leva i pugni al cielo e ci dice che i veri angeli siamo noi. Elenca, quasi fosse un omaggio, i tantissimi santi martiri e le loro atroci pene.10
Marco
Voto:
Un testo che ha fatto discutere moltissimo di sè. Lo scrittore, giàvincitore di numerosi premi nobel per la letteratura, tra cui per il bellissimo CECITA', invoca ora la figura del salvatore ma senza un motivo di elogio o di critica. Saramago attualizza questa misteriosa figura; il risultato è una storia come tante che riflette sulle credenze umane, sul desiderio di libertà e sulle confessioni delle più intime paure.