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Descrizione
Questo romanzo autobiografico, che prende il titolo dal verso di una poesia di Marina Cvetaeva, poetessa geniale e sofferente che fino alla morte ha lottato contro la "belva acquattata nel folto", è ambientato in una clinica circondata dalla campagna.
In questo microcosmo asettico raccolto intorno a un giardino, la protagonista, ricoverata per una grave forma di depressione, racconta in prima persona il percorso che dall'Inferno della malattia la conduce verso l'inaspettata salvezza, restituendole una comprensione nuova del mistero della vita.
Il romanzo è scandito dalle diverse fasi dell'itinerario terapeutico, i farmaci, l'ipnosi, l'elettroshock e dagli intensi colloqui della protagonista con gli altri pazienti della clinica, un'umanità il cui travaglio e la cui ricchezza sono spesso confinati nel silenzio.
Dettagli Libro
Editore | Segmenti |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 114 - 14x21cm |
EAN13 | 9788899713188 |
Lo trovi in: | Racconti, Letteratura e Diari di viaggio |
Autore
Gabriella Stanchina è nata a Trento e ha pubblicato una raccolta di poesie e due di racconti. Ha studiato il cinese e si è appassionata ai rapporti tra il pensiero occidentale e quello cinese. Nel 2014 si è trasferita a Shanghai dove, grazie a una borsa di studio, sta seguendo il corso di dottorato in Filosofia cinese presso l'Università Fudan.
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