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Descrizione
Tenendosi alla larga da quel culto della personalità che traspare in tante biografie di Jung, Ellenberger ci presenta qui un'esposizione rigorosa e imparziale della sua vita e della sua opera: un'esposizione da cui emerge tanto la straordinaria originalità di Jung quanto la fitta trama dei suoi debiti con il pensiero e la letteratura romantici e alcuni grandi maestri della psichiatria dinamica (Bleuler, Janet, Binet, Flournoy).
Sulla scorta di una ricchissima documentazione di prima mano, Ellenberger ricostruisce l'intera parabola junghiana: gli anni di apprendistato in cui Jung mette a fuoco la sua nozione di realtà psichica ed elabora alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali; l'incontro con la psicoanalisi, dall'amicizia con Freud alla designazione come suo erede e infine alla rottura dei loro rapporti; l'esperienza della malattia creativa prodotta da quel serrato corpo a corpo con l'inconscio e le sue immagini archetipitiche, da cui si cristallizzeranno, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica e un'eccezionale messe di indagini storico-religiose; la costruzione finale del proprio mito attorno alla figura ormai leggendaria del vecchio saggio di Kusnacht.
Dettagli Libro
Editore | Bollati Boringhieri Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2017 |
Formato | Libro - Pagine: 245 - 13x19cm |
EAN13 | 9788833929248 |
Lo trovi in: | Psicologia Junghiana |
Autore
Henri F. Ellenberger (1918-1993), esponente di spicco dell'indirizzo psichiatrico esistenziale, insegnò psichiatria alla McGill University di Montreal e alla Fondazione Menninger, e criminologia all'Università di Montreal. La sua notorietà è legata soprattutto alla sua monumentale storia della psichiatria dinamica, La scoperta dell'inconscio (Bollati Boringhieri 1972 e 2003), da cui è stata tratta questa Introduzione a Jung.
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