Io, i Tarocchi

"Io, i Tarocchi" è un testo importante poiché, spazzando la mole di simbolismo “in più” accumulatosi dal Settecento in avanti, recupera lo sguardo originario sulle carte, proprio dei primi letterati che le affrontarono, senza soffocarle con ulteriori interpretazioni ma cercando di dar voce direttamente alle carte.

Questo volume è la seconda grande opera di Jodorowsky sui Tarocchi, il compendio naturale a La Vìa dei Tarocchi. Mentre in quel libro il maestro si concentrava sulla teoria e sulla conoscenza nascosta degli Arcani, in "Io, i Tarocchi" Jodorowsky racconta di un rapporto con gli archetipi più personale, intuitivo e magico.

Le poesie di Jodorowsky conducono il lettore in un viaggio iniziatico guidato direttamente dalle voci, dalle suggestioni, dai sussurri e dai gesti degli Arcani. Non bisogna dunque sottovalutare il valore pratico della poesia; non a caso per millenni furono proprio i canti e le poesie orali il veicolo della pedagogia, dell’educazione, del mito, del sacro e della politica. Le poesie di "Io, i Tarocchi" non sono semplici esercizi di stile. Esse possono essere apprezzate per il loro valore artistico, ma sono soprattutto un monito all’azione.

Il soffio poetico di Jodorowsky è in grado di trasmutare gli Arcani da simboli inanimati in forze vive, consentendoti non solo di capirli, ma di immedesimarti nelle energie che li animano, permettendo così il salto cognitivo che distingue l’esperienza diretta e vissuta dalla semplice conoscenza teorica.

Mediante la poesia, la parola “Archetipo”, spesso immaginata come un freddo, lontano e vuoto stampino, recupera la sua essenza originaria, quella di una energia metafisica ed eterna che irrompe nel reale, manifestandosi di volta in volta in maniera differente pur mantenendo la stessa forma; esattamente come gli Arcani dei Tarocchi, sempre uguali eppure in perpetuo mutamento in base alle combinazioni e alle domande.

Leggendo questo libro ti troverai quindi a danzare con il Matto, a sfiorare il libro della Papessa, a sentire la potenza dell’Imperatore, a udire la melodia del flauto d’osso dell’Arcano Senza Nome, a meravigliarti di fronte ai giochi di prestigio del Bagatto, a percepire l’odore dell’Abisso del Diavolo, ed entrerai in una sintonia così intima con gli Arcani fino ad annullare qualsiasi differenza con essi.

E solo allora, comprendendo cosa vuol dire essere il Matto, l’Imperatore, la Ruota, il Mondo, le Stelle, la Luna, la Temperanza e via dicendo potrai realmente capire il loro influsso sulla tua vita, nel momento in cui, durante una lettura, te li troverai di fronte. Allo stesso tempo, tenendoli tra le mani, sarai in grado di percepire la potenza magica e creativa che scorre in ciascuno di questi Archetipi.

"lo non cerco la verità ma l'autenticità"
Alejandro Jodorowsky

Danzare con Il Matto

LA PRATICA - Per imparare a conoscere i Tarocchi

• Come prepararsi a una buona lettura dei Tarocchi
• Tarocco delle 3 carte
• Tarocco dell’Albero
• Strategie di lettura di 2 carte
• Tarocco soggettivo
• Tarocco delle Due Domande
• Il cuore del Tarocco: nuova strategia di lettura
• Tarocco dell’Inconscio
• Tarocco della Sottrazione
• Tarocco della Trappola
• Tarocco in movimento

IL PENSIERO - L’universo dei Tarocchi

• Una storia che parla di farfalle

LA POESIA - Io, i Tarocchi

• Prologo
• Il Matto
• I - Il Bagatto
• II - La Papessa
• III - L'Imperatrice
• IIII - L'Imperatore
• V - Il Papa
• VI - L'Innamorato
• VII - Il Carro
• VIII - La Giustizia
• VIIII - L'Eremita
• X - La Ruota di Fortuna
• XI - La Forza
• XII - L'Appeso
• XIII - L'Arcano Senza Nome
• XIIII - Temperanza
• XV - Il Diavolo
• XVI - La Casa Dio
• XVII - La Stella
• XVIII - La Luna
• XVIIII - Il Sole
• XX - Il Giudizio
• XXI - Il Mondo

APPENDICE

Alejandro Jodorowsky

Daniele Palmieri

Le due storie dei tarocchi

Nell’ultimo secolo, i Tarocchi stanno vivendo una diffusione capillare e un’esplosione di creatività paragonabili soltanto a quelle degli anni successivi alla loro nascita, sulla fine del XV secolo, quando, tra il XVI e il XVII secolo, le famiglie nobili italiane ed europee facevano a gara per avere il mazzo di carte più bello e pregiato. Le pubblicazioni sul tema prolificavano a vista d’occhio e mai come in questi due secoli si è assistito alla creazione di mazzi di carte dall’ispirazione artistica più disparata.

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