Descrizione
L'inviato speciale di musica di un giornale è uno di quei soggetti che viaggiano molto e non cuccano mai, se non con i tradizionali sistemi di qualsiasi manager in trasferta (assegni, carta di credito, contanti).
Nell'ambito di un concerto rock esistono centinaia di ragazze disponibili ad un'avventura occasionale. Ma il giornalista è l'ultimo a poterne approfittare. La prima scelta va di solito a favore dei tecnici e della security, del cantante o del complesso. Quel che resta va in genere ai facchini e ai locai promoter. Al giornalista resta solo la prospettiva di una serata solitària in albergo, ma una sera a Montreux, dopo il concerto di Gianna Nannini...
Un viaggio fra segreti mai confessati, a tu per tu con le grandi star, da Madonna a Mike Jagger, da Fabrizio De Andre a Giorgio Gaber. A scatenare l'autore, testimone e protagonista di 50 anni di musica leggera, una improvvisa folgorazione: il critico non esiste più, è stato derubato del suo mestiere da giurie popolari, sms, mail e televoti.
Allora lui impazzisce e nel suo lucido delirio tragicomico porta le prove a carico degli sprovveduti campioni dei talk show e ricorda i misfatti d'ogni colore a cui ha assistito (dalle truffe del festival di Sanremo all'ignobile processo degli autonomi a De Gregori). Scritto con Giulio Nannini e Maurizio Colombi parte dal titolo dell'omonimo spettacolo teatrale "Io odio i talent show" per raccontare ciò che sarebbe meglio tacere.