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Descrizione
"La psicoanalisi è fatta di parole: pronunciate ma anche, e soprattutto, ascoltate. Un ascolto diretto alle parole ma in egual misura ai silenzi, quelli dello psicoanalista e quelli del paziente. Parola, ascolto, silenzio, paziente e analista assumono qui nuovo significato come elementi di quell’insieme complesso che è la psicoanalisi."
Salman Akhtar
La celebre paziente di Joseph Breuer, Anna O., definì la psicoanalisi una ‘cura con le parole’, e la parola è certamente la base della pratica psicoanalitica.
Ma l’attenzione per le attività verbali del paziente e dell’analista ha in parte distolto l’attenzione dal modo in cui le due parti si ascoltano reciprocamente: l’ascolto analitico è diverso dall’ascolto ordinario?
Quali sono le condizioni necessarie all’ascolto analitico? E il paziente ascolta realmente quando l’analista parla? Ascolta le parole dell’analista oppure il suo tono di voce? In che modo il paziente ascolta se stesso?
Il libro percorre un vasto territorio storico, teorico e clinico, che va dalle diverse modalità di ascolto, alle potenzialità conoscitive del controtransfert, fino al confine estremo costituito dall’atteggiamento dell’analista nella vita quotidiana e in famiglia, dove l’ascolto psicoanalitico non ha alcuna utilità e può essere persino controindicato.
L’autore descrive quattro modelli di ascolto analitico: oggettivo, soggettivo, empatico e intersoggettivo, ognuno con propri riferimenti teorici, risvolti clinici e relative aree di sovrapposizione, e prende in esame anche le variabili che hanno la facoltà di impedire l’ascolto analitico. Il percorso teorico è illustrato da molti esempi clinici.
Dettagli Libro
Editore | Astrolabio Ubaldini Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 208 - 15x21cm |
EAN13 | 9788834016848 |
Lo trovi in: | Psicoanalisi |
Autore
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