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Descrizione
« L'Occhio e lo Spinto è l'ultimo scritto che Merleau-Ponty potè portare a termine. Andre Chastel gli aveva chiesto un contributo per il primo numero di "Art de France". Egli ne fece un saggio, al quale consacrò la gran parte dell'estate nell'anno (1960) che doveva essere quello delle sue ultime vacanze. Stabilitosi, per due o tre mesi, nella campagna provenzale, Merleau-Ponty, reinterroga la visione, e al tempo stesso la pittura. O piuttosto, egli la interroga quasi fosse la prima volta, come se tutte le sue opere precedenti non pesassero sul suo pensiero, ovvero pesassero troppo, in modo tale che egli dovette dimenticarle per riconquistare la pienezza dell'incantamento. Egli cerca, una volta di più, le parole dell'inizio, parole, per esempio, capaci di definire ciò che costituisce il miracolo del corpo umano, il suo inesplicabile prender vita, non appena avviato il suo muto colloquio con gli altri, il mondo e se stesso - e anche la fragilità di tale miracolo ».
Dalla postfazione di Claude Lefort
Dettagli Libro
Editore | SE Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1989 |
Formato | Libro - Pagine: 75 - 10,50x19,50cm |
EAN13 | 9788877101549 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
Autore
Maurice Merleau-Ponty è autore di due classici della pedagogia contemporanea: La struttura del comportamento e Fenomenologia della percezione, ed è senz'altro il più importante degli psicologi europei di orientamento fenomenologico.
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