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Descrizione
Se non fosse stato per un sogno questo libro non sarebbe mai stato scritto: un sogno - di cui parla John Freeman nell'Introduzione - che convinse il fondatore della scuola della "psicologia analitica" a presentare le sue idee fondamentali a quanti non avevano una specifica preparazione psicologica.
In un primo momento Jung aveva decisamente rifiutato l'idea di Freeman (che fu poi il coordinatore del lavoro) di scrivere un libro per il "lettore medio": "[...] mi disse di no. Me lo disse nel modo più cortese ma con grande fermezza: in passato egli non aveva mai cercato di popolarizzare la sua opera e non era sicuro che ciò potesse esser fatto allora in modo soddisfacente; in ogni caso si sentiva ormai vecchio, piuttosto stanco e incapace di tener fede a un impegno così gravoso".
Fu poi un sogno, come dicevamo, a convincere Jung, e i sogni hanno la massima importanza nella psicologia analitica. Il principale contributo di Jung alla conoscenza della psiche umana fu il concetto di inconscio come vero e proprio "mondo", altrettanto vitale e reale del mondo conscio e "riflessivo" dell'ego, ma infinitamente più esteso e ricco: solo conoscendo e accettando l'inconscio l'uomo può realizzarsi completamente.
Il linguaggio e i "personaggi" dell'inconscio sono i simboli, e i sogni i suoi me/zi di comunicazione. Ogni sogno è una comunicazione diretta, personale e significativa rivolta al soggetto sognante, che fa uso di simboli comuni a tutti gli uomini, ma trasmessi con una modalità assolutamente personale e perciò interpretabili solo in chiave individuale.
Jung non volle essere l'unico autore del libro: volle che esso costituisse lo sforzo collettivo di un gruppo di stretti collaboratori e discepoli ai quali egli aveva cercato di trasmettere i suoi metodi e il suo insegnamento: Marie-Louise von Franz, Joseph L. Henderson, Aniela Jaffé e Jolandc Jacobi.
All'età di ottantatré anni Jung elaborò l'intero piano dell'opera e dedicò gli ultimi mesi della sua vita a scrivere il suo contributo e alla redazione delle parti scritte dai quattro collaboratori. Dopo la sua morte la dottoressa von Franz si assunse la responsabilità complessiva della conclusione del lavoro secondo le esplicite istruzioni date da Jung.
Dettagli Libro
Editore | Raffaello Cortina Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2009 |
Formato | Libro - Pagine: 320 - 20x27cm |
EAN13 | 9788870780239 |
Lo trovi in: | Psicologia Junghiana |
Autore
Carl Gustav Jung (1875-1961), dopo un intenso sodalizio umano e scientifico con Freud, nel 1912 si distaccò dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di serrato confronto con l’inconscio e le sue immagini archetipiche. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose.
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Recensioni Clienti
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Sonia
Acquisto verificato
Voto:
Libro interessante, completo, comprensibile, da consigliare a chi è affascinato dai simboli e da dove nascono. Le ilustrazioni permettono una maggiore comprensione dei concetti esposti.
Simona
Acquisto verificato
Voto:
Nonostante io non abbia una formazione psicologica reputo il linguaggio fruibile e i contenuti assolutamente interessanti. Cercavo un libro che mi aiutasse nell'interpretazione dei miei sogni e qui ho trovato molti spunti.
Matteo
Voto:
molto bello, rivoluzionario, per la prima volta semplice, offre una visione chiara grazie alla collaborazione con altri scrittori, psicoanalisti e studiosi per la redazione del libro stesso, la finalità è quella di fare un discorso semplice per far comprendere le argomentazioni a chi non di competenza, chi non ha effettuato studi classici o psicologici. molto interessante il percorso di autoconoscenza che stimola, soprattutto per lo studio dei simboli archetipici nei sogni, consigliato a psicologi ed esoterici
ruggero
Voto:
Questo libro lo proporrei come testo scolastico nelle superioiri. E' l'unico esempio, chiaro per tutti che ti permette la comprensione corretta dell'Io e dell'Inconscio e che ti spiega l'importanza e la necessità vitale di integrare le forze "del bene e del male", le energie psichiche consce ed inconsce invece che attribuire il bene a qualcuno e il male a qualcun'altro; in entrambe i casi due entità spirituali astratte.