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Descrizione
La vera rivoluzione copernicana che la medicina non ha ancora affrontato è quella di trasformare la mente «da padrone incompetente a servitore competente».
Quando ci si trova di fronte alla malattia si perde facilmente lucidità, per tutte le emozioni, paure e domande che a questo punto si aprono.
La mente infatti si considera il referente principale di valutazione per tutto ciò che ci accade a livello fisico, anche se in realtà, dei 4 miliardi di byte di informazioni che il nostro cervello elabora ogni secondo, è cosciente di soli 2 mila. L'inevitabile conseguenza di ciò è che finisca per definire come «errato», e quindi «malattia», tutto quello che non è in grado di capire.
È solo quando guardiamo alla malattia dal punto di vista del corpo che tutto quanto succede a livello fisico può invece ritrovare una sua collocazione logica e naturale.
La malattia sana è un testo di nuova concezione non solo per la prospettiva inusuale che propone, ma anche per la modalità semplice, concreta e informale con cui lo fa.
Indice
Introduzione
PARTE PRIMA
La malattia dal punto di vista del corpo
- La differenza tra l’adattare il piede alla scarpa e l’adattare la scarpa al piede
- Adattare il corpo alla mente o la mente al corpo
- Vampate « prive di senso »
- Quello che pensiamo di essere e quello che siamo
- Perché sintomo non significa necessariamente malattia
- Indizi
PARTE SECONDA
Domande che sorgono spontanee
PARTE TERZA
Provare a entrare nella stanza dei bottoni
Ringraziamenti
Dettagli Libro
Editore | Tea Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 113 - 14x20cm |
EAN13 | 9788850237289 |
Lo trovi in: | Manuali di psicologia |
Posizione in classifica: | 1.400° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Approfondimenti
La malattia dal punto di vista del corpo:
"Sulla malattia e sulla guarigione si è scritto molto, anche perché sono esperienze che, in un modo o nell’altro, abbiamo vissuto tutti.
Può invece essere interessante provare a guardare la malattia dal suo punto di vista: quello del corpo, diverso da quello della nostra mente."
Jader Tolja
Autori
Divna Slavec, educatrice somatica, lavora come insegnante di terapia craniosacrale e di anatomia esperienziale. Dopo il liceo classico e alcuni anni alla facoltà di medicina, si è dedicata principalmente allo studio delle pratiche corporee occidentali e orientali che affinano la conoscenza esperienziale del corpo.
Recensioni Clienti
4,71 su 5,00 su un totale di 7 recensioni
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Ilenia
Acquisto verificato
Voto:
Sono rimasta affascinata dalla chiarezza espositiva di questo libro che, pur trattando un tema difficile e complesso come la malattia, ha saputo catturare la mia attenzione dall'inizio alla fine quasi come un romanzo avvincente! Le informazioni fornite sono assai interessanti e degne di riflessione. Lo consiglio.
Nadia
Acquisto verificato
Voto:
Libro semplice e ben fatto che fa accendere "lampadine" d'intuizione sul fatto che forse come abbiamo sempre considerato la malattia non è l'approccio più giusto anzi direi che l'autore con questo libro apre una porta su un modo molto diverso di considerare il proprio corpo, la salute, la malattia, i vissuti emotivi e quindi biologici. Mi ricorda l'approccio del Dott. Hamer o la metamedicina...lo consiglio a chi ha intuito che il problema malattia del corpo in realtà non è sempre un problema ma spesso è un aiuto a cambiare e a capire e capirsi.
Rosanna Ferrero
Acquisto verificato
Voto:
Mi è piaciuto molto questo cambio di visione sulla nostra salute! una vera e propria rivelazione. Un invito a prendere in mano la propria vita e a mettersi in gioco per viverla al meglio!
Anna
Acquisto verificato
Voto:
Questo libro mi è piaciuto molto, come anche "Pensare con il corpo" sempre di Tolfa. Ha una nuova visione di come considerare la malattia e cioè sul come può darci indizi sui nostri limiti e su ciò che siamo veramente...La malattia ci fa sentire attraverso il corpo se il cammino intrapreso è sbagliato...lo consiglio sicuramente.
Ida
Acquisto verificato
Voto:
Un libro che con semplicità ci aiuta a cambiare prospettiva rispetto alla malattia, ad accogliere i segnali del corpo senza giudizio ma con naturalezza. Grazie agli autori