Descrizione
L'incontro tra Simone Weil e alcuni testi della Grecia antica, innanzitutto l'Iliade, Platone, i pitagorici e i tragici, ha segnato uno dei picchi del secolo scorso. Nulla di quanto la luce della sua mente ha raggiunto è rimasto immutato. In particolare i Vangeli, come se la via regale per capirli non passasse da Gerusalemme, ma da Atene.
Il verbo come mediatore, il sovrannaturale e l'innaturale, la bellezza del mondo, il giusto punito, la sventura: sono alcuni dei temi che Simone Weil tratta in questi scritti, non più nella forma altamente condensata dei quaderni, ma in una trattazione distesa, come chiarendo in primo luogo a se stessa le sue abbaglianti intuizioni.
Dettagli Libro
Editore | Adelphi Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 489 - 14x22cm |
EAN13 | 9788845928550 |
Lo trovi in: | Saggi che ispirano |
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Monica
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Voto:
Simone Weil ha il talento di trattare i temi della filosofia greca con eccellente capacità analitica e allo stesso tempo riesce a regalare raffinate intuizioni di rara consapevolezza.