Descrizione
L’errore tragico dell’austerity sarà un fattore determinante nel bruciare un’intera generazione di giovani europei. È una responsabilità enorme, di cui bisognerà chieder conto a chi queste scelte ha fatto, o non ha saputo contrastare.
In quale mondo abitiamo? Un mondo dove gli europei stanno nella metà sbagliata. Mentre in America la Grande Contrazione è finita, in Europa la crisi si prolunga, perché così impongono le politiche nefaste che vanno sotto il nome di austerity. Dobbiamo riscrivere non solo le regole della finanza ma anche rifondare un patto sociale indebolito dall’allargamento delle diseguaglianze. Divincolarsi dal pensiero unico neoliberista è il passaggio obbligato per iniziare a riparare l’enorme disastro sociale che si è prodotto.
Dettagli Libro
Editore | Laterza Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro |
EAN13 | 9788858111635 |
Lo trovi in: | Economia |
Autore

Federico Rampini, corrispondente della «Repubblica» da New York, ha esordito come giornalista nel 1979 scrivendo per «Rinascita». Già vicedirettore del «Sole 24 Ore», è stato editorialista, inviato e corrispondente a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai, e al Master della Bocconi. È autore di numerosi saggi, tra cui San Francisco Milano (2004), Il secolo cinese (2005), L'impero di Cindia (2007), Slow Economy (2009), Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo (2012) e Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso! (2012).
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