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La Via del Denaro

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La Via del Denaro

La Banca d'Italia, il Signoraggio e il Nuovo Ordine Mondiale

Salvatore Tamburro

( 2 Recensioni Clienti )

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Nato dall'esigenza di comprendere gli aspetti economici della Banca d'Italia, del sistema bancario in generale e delle principali istituzioni del libero commercio, questo documentatissimo volume... continua

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Descrizione

Nato dall'esigenza di comprendere gli aspetti economici della Banca d'Italia, del sistema bancario in generale e delle principali istituzioni del libero commercio, questo documentatissimo volume espone tutte le anomalie e i veri e propri "conflitti di interesse" che ruotano intorno a queste istituzioni, con particolare riguardo alle maggiori banche italiane che, partecipando all'azionariato della Banca d'Italia, ne snaturano il ruolo istituzionale di ente "controllante" per delegarlo a quello di "controllata".

Un tale conflitto d'interesse caratterizza anche numerose altre banche centrali di paesi esteri, fra cui la Federal Reserve statunitense, ma ben più grave è il problema del cosiddetto "signoraggio". del quale in questa sede si illustrano le origini, i beneficiari e gli svantaggiati dell'attuale sistema economico, soffermandosi sulla perdita della sovranità monetaria, sul concetto di valore indotto della moneta e sul metodo della riserva frazionaria utilizzato dalle banche.

Una élite globale sta esercitando il suo immenso potere finanziario per manipolare le politiche dei singoli stati allo scopo di realizzare un'economia globale, sotto una specie di dittatura globale, con un unico esercito e un'unica moneta. Lo scenario preconizzato da Orwell in "1984" è più vicino e reale di quanto si pensi...

Ognuno di noi dovrebbe acquisire e meditare sul genere di informazioni presentate in questo libro, in quanto sono alla radice degli attuali problemi della nostra società e ci indicano con chiarezza ciò che possiamo aspettarci in un futuro ormai sempre più presente. Prendere individualmente e collettivamente coscienza di una data situazione è il primo passo per risolverla.

Dettagli Libro

Editore Nexus Edizioni
Anno Pubblicazione 2010
Formato Libro - Pagine: 164 - 14,5x20,5cm
EAN13 9788889983171
Lo trovi in: Economia
Recensioni Clienti

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Alessandra

  Acquisto verificato

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Un libro che mi ha dato gli strumenti e soprattutto le informazioni necessarie per conoscere meglio ed in modo approfondito il vasto mando bancario, andando a snocciolare l'argomento banca d'italia, molto discusso ma di cui se ne sa veramente poco. Lo consiglio

Luigi

  Acquisto verificato

Voto:

DEBITO PUBBLICO, INFLAZIONE, SIGNORAGGIO E LA COSPIRAZIONE MONDIALE Il 12 febbraio 1981 si compì quello che venne chiamato il “Divorzio fra la Banca d’Italia e il Ministero del Tesoro”, da quella data, la Banca d’Italia cessava di essere il prestatore di ultima istanza dello Stato il quale avrebbe dovuto reperire i fondi necessari direttamente sul libero mercato ai tassi di interesse del mercato. Tale operazione venne compiuta da due persone onestissime, seguendo però i dettami del Neoliberismo il nefasto pensiero economico dominante , il Ministro Beniamino Andreatta e il Presidente della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e aveva due nobili obiettivi: 1) abbassare il livello di inflazione (che a quel tempo era del 20%) e 2) spingere i politici ad un rigore nella spesa pubblica. Il primo obiettivo venne facilmente raggiunto in quanto la stampa di carta moneta (Signoraggio) influisce direttamente sul livello di inflazione. Il secondo obiettivo invece è fallito miseramente perché i politici se ne infischiarono del rigore e hanno continuato, e continuano, a spendere e spandere facendo schizzare il debito pubblico alle stelle e portando l’Italia quasi al fallimento prima nel 1992 e poi nel 2011. Non sono infatti gli alti tassi di interesse che suscitano nei politici lo scrupolo di indebitare lo Stato, le misure da adottare devono essere dirette. A questo punto, visti i risultati, è ancora logico e giusto proseguire con questa scelta di impedire alle Banche Centrali di essere i prestatori di ultima istanza degli Stati? La cosa appare anche più ingiusta poiché le stesse Banche Centrali possono fare prestiti alle banche commerciali con interessi intorno allo 0 %! Ma c’è di più: gli Stati che motivo hanno di rinunciare a stampare direttamente cartamoneta (Signoraggio primario), cedendolo a beneficio delle Banche Centrali soprattutto adesso che sono private? È ormai palese che non viene nessun aiuto dalla rinuncia al Signoraggio: non c’è alcuna utilità sul bilancio dello Stato. Sono altre le strade da seguire per impedire un indebitamento irredimibile, non certo affidarsi agli Usurai del libero mercato. I denigratori della “teoria del complotto finanziario mondiale” affermano che non sia possibile che le oligarchie bancarie e finanziarie abbiano in preciso e ben definito disegno strategico volto ad arricchirsi a scapito delle Nazioni, ma sta di fatto che i detentori del debito pubblico, appunto banche e finanziarie, operando sul libero mercato, perseguono solo il loro interesse che è raggiungere il massimo profitto dai loro investimenti, non certo fare la carità ai bisognosi. È la stessa legge del mercato che porta spontaneamente a far sì che il creditore pretenda di sfruttare il debitore il più possibile e ciò anche mediante metodi opachi; chi glielo impedisce se il mercato non è disciplinato? Insomma, parafrasando una celebre verità, si può affermare che il libero mercato genera mostri, avidi e insaziabili. Una legge semplice, che impedirebbe ai politici di spendere più di quanto un’amministrazione incassa, sarebbe quella di obbligare quel politico, che vota e approva un provvedimento di spesa, che non sia coperto e produca debito, di pagarlo di tasca propria. É necessario, per concludere, che gli Stati si riapproprino del potere di Signoraggio e si diano invece leggi di disciplina di bilancio stringenti e veramente efficaci sulla spesa pubblica, e la smettano di affidarsi agli Usurai del libero mercato che con il ricatto degli interessi non fa altro che arricchire i ricchi e impoverire i poveri. Tutto questo è ben spiegato e dimostrato nel bel libro di Salvatore Tamburro “La via del denaro” e nel suo successivo “Non è crisi è truffa !”, utilissimi per capire in che mani siamo e che, per salvarci, bisogna essere ben consapevoli di ciò che avviene e del rischio che stiamo correndo: quello di diventare schiavi delle banche e delle multinazionali che vogliono il potere mondiale di sfruttare tutti i popoli.

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