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Descrizione
Non è facile raccontare ai propri figli, o parlare ai propri alunni, di adozione, ancor di più se vogliamo farlo partendo dalla storia vera. Ma con una fiaba si può fare, si possono narrare eventi, felici o terribili, e rivivere emozioni che ci appartengono.
Certamente parlare di adozione è ancora più difficile quando ad ascoltarci è proprio un bambino adottato. In questo caso:
- come deve essere la storia?
- quali i protagonisti?
- che parole scegliere?
Questi sono gli interrogativi più frequenti, perché si ha paura di riaprire ferite non ancora del tutto rimarginate, o di rinnovare il dolore. Per un genitore adottivo, poi, è difficile farlo senza raccontare anche la propria sofferenza e la propria fatica.
Il volume si pone l'obiettivo di rispondere a queste domande, tracciando le linee sulle quali ognuno può costruire la "propria" fiaba, quella adatta al proprio bambino. Non dovrà essere un capolavoro letterario, ma sarà la fiaba giusta perché lo farà star bene, rispondendo a tutte le sue domande, da quelle espresse a quelle nascoste tra ricordi e sensazioni cui è ancora difficile dare un nome.
Questo libro vuole essere un utile strumento anche per gli operatori, sociali e della scuola, che affrontano in classe il tema della "storia" personale dei loro piccoli allievi: una fiaba da leggere o scrivere insieme può aiutare a comprendere meglio cosa è successo e cosa è l'adozione.
Le fiabe che leggerete - scritte da genitori adottivi, bambini di scuola primaria e adulti adottati - o che scriverete seguendo le nostre indicazioni, aiuteranno tutti a stare meglio, in classe come in famiglia, ma anche con sé stessi.
Dettagli Libro
Editore | Franco Angeli Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 156 - 14x22cm |
EAN13 | 9788891714664 |
Lo trovi in: | Guide per genitori ed educatori |
Autore
Anna Genni Miliotti, esperta di adozione e madre adottiva, si occupa di formazione dei genitori adottivi e degli operatori collaborando con centri di adozione, ASL e Regioni. Ha cooperato con l’Istituto degli Innocenti e con il CNDAIA, per il quale ha anche lavorato alla prima edizione della guida nazionale “Per una famiglia adottiva”, distribuita dal Ministero degli Affari Sociali e dalla CAI.
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