Descrizione
Una raccolta di saggi che propone un percorso conoscitivo sulla medicina tumorale.
Gli Autori di questo libro scritto a più mani analizzano se in ambito oncologico sia possibile un approccio integrato tra medicina convenzionale e non. Nel nostro Paese lo scenario medico-sanitario sta mutando e le medicine non convenzionali (MnC) sono ormai divenute parte integrante delle prestazioni che molte Aziende Sanitarie Locali offrono.
Sempre più ci si rende conto che si possono curare anche patologie gravi con una saggia integrazione tra farmaci convenzionali e preparati omeopatici, oppure rivolgendosi all’antroposofia, all’agopuntura o all’osteopatia.
Gli specialisti che hanno contribuito con le loro relazioni a questo testo dimostrano – oltre le valide teorie sull’epigenetica dei tumori, sulla parte genetica e preventiva – che l’integrazione medica è possibile. Altri Autori, invece pongono l’accento sulla stretta connessione mente-cancro, sulla nuova terapia antitumorale con il Viscum, sull’agopuntura e le altre terapie da essa derivate (auricoloterapia, neuralterapia).
Non va tralasciato l’aspetto terapeutico nei confronti dei pazienti anziani che vivono la malattia tumorale in un’ottica diversa e interiormente più traumatica.
A quest’ultima tematica si affianca inevitabilmente il tema della medicina palliativa, con tutta la sua articolazione deontologica, clinica, nonché dell’approccio curativo estetico.
Indice
Prefazione
Giovanni Francesco Di Paolo
Il malato oncologico e il tempo rubato
Silvana Becker
Capitolo I
Epidemiologia, epigenetica, prevenzione nutrizionale e alimentare
- Per un nuovo modello di cancerogenesi ambientale
Ernesto Burgio - Fumo e tumori del polmone
Pietro Alimonti - Un esempio di rete sanitaria al servizio del cittadino: il network oncologico del Canton Ticino
Pio Fontana - L’utilizzo dell’ascorbato di potassio in terapia integrativa
Gianni Renda - L’alimentazione nella prevenzione dei tumori
Anna Villarini
Capitolo II
L’integrazione in medicina è possibile
- La Medicina Integrata nell’approccio al malato oncologico
Roberto Pulcri - Medicine complementari e alimentazione in oncologia: dati preliminari
Elio Rossi - L’ipertermia in oncologia: un utile approccio integrativo
Carlo Pastore
Capitolo III
L’approccio psicologico al paziente oncologico. La PNEI
- L’esperienza del mandala con il malato oncologico
Daniela Respini - Il vissuto della paura nel malato oncologico
Marco Lombardozzi - Curare il cancro, guarire di cancro
Tullio Giraldi - Mente e cancro. L’approccio della psiconeuroendocrinoimmunologia
Francesco Bottaccioli
Capitolo IV
Il viscum album
- Il viscum album come terapia di supporto in oncologia integrata per migliorare la qualità della vita del paziente oncologico
Silvana Becker - Le potenzialità del vischio
Richard Wagner - Il vischio come terapia di supporto nella cura del paziente oncologico
J J. Kuhn - Indicazioni generali sull’uso del vischio: linee guida aggiornate, modalità di somministrazione e prescrizione
Walter Le guani - Metalli e tumori
Thierry Laas
Capitolo V
L’agopuntura, l’auricoloterapia e la neuralterapia in oncologia
- L’auricoloterapia applicata a sostegno della terapia oncologica
Mohammed Natour - Qi Gong e agopuntura per il paziente oncologico
Flavio Fenoglio
Capitolo VI
Anziani e cancro: l’aspetto geriatrico
- Anziani e cancro
Vincenzo Bianco
Capitolo VII
La medicina palliativa
- La medicina estetica palliativa in oncologia
Fulvio Tomaselli e Gloriano Assalti - Kinesio taping nel trattamento del linfedema post mastectomia
Michela Colombo
Appendice
- L’azienda farmaceutica statale cubana Labiofam e il veleno di scorpione
Osvaldo Sponzilli
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2015 |
Formato | Libro - Pagine: 164 - 17x24cm |
EAN13 | 9788827225615 |
Lo trovi in: | Cancro |
Approfondimenti
Prefazione
"Gli autori di questo originale e inedito testo pongono e determinano un quesito fondamentale: è possibile un approccio integrato tra medicina convenzionale e non al malato oncologico?
I vari interventi che sono stati esposti definiscono un quadro chiaro e preciso della situazione nazionale ed europea.
Un’indagine condotta da Doxa Pharma nel 2012 su un campione rappresentativo della popolazione, concentrata sulla percezione dell’omeopatia, ha rilevato come l’82% ne conosca i medicinali e a utilizzarli è oltre il 16%: nell’ultimo anno dell’indagine il campione ha utilizzato almeno una volta un prodotto omeopatico e il 2,5% ne fa uso regolare almeno una volta alla settimana.
Questi dati confermano quanto sta avvenendo nel nostro Paese negli ultimi decenni: lo scenario in ambito medico-sanitario sta mutando e le medicine non convenzionali sono diventate ormai parte integrante delle prestazioni che molte Aziende Sanitarie Locali forniscono sempre di più; gli Ordini professionali stanno predisponendo una serie di criteri di valutazione per i medici esperti in medicine naturali; le varie Università hanno iniziato a rivolgere la loro attenzione a questo fenomeno, per comprenderlo, analizzarlo e guidarlo in maniera seria e totale.
L’integrazione del medico di base e dello specialista nella sua esperienza professionale quotidiana con le MnC è sempre più costante; i dati pubblicati negli Atti dei congressi omeopatici nazionali e intemazionali e su quotidiani specializzati, la testimonianza dei pazienti stessi, comprovano che si possono affrontare, integrare e curare con una saggia e sapiente combinazione di cura omeopatica e razionale terapia con farmaci convenzionali anche patologie gravi. In quest’ultimo caso i vantaggi per il paziente sono molteplici: minor uso di farmaci e a dosaggi meno pesanti, riduzione d’effetti collaterali, miglioramento della qualità della vita. Tutto ciò si traduce anche in minori costi sanitari, in risparmio per le casse dello Stato e, in definitiva, per ciascun contribuente.
Il paziente oncologico che si rivolge alle medicine non convenzionali lo fa particolarmente per gestire soprattutto tutto quel corteo sintomatologico di sintomi “minori”, per avere un ottimo supporto terapeutico complementare o per alleggerire i disturbi che i vari protocolli terapeutici determinano: le terapie più usate in Italia e all’estero vanno dall’omeopatia all’antroposofia, dall’agopuntura all’osteopatia.
Il sostegno che essi danno al paziente oncologico sono numerosi e validi, sia alla chirurgia, alla chemioterapia, alla radioterapia e all’ormonoterapia.
L’eventuale problema che potrebbe sorgere in questi casi è la particolare fragilità psicologica e fisica del malato che predispone a una maggiore emotività nel complesso rapporto medico-paziente, tale da inficiare qualità, efficacia e prognosi della patologia. I casi di mancata responsabilità medica nella scelta di terapie non convenzionali sono numerosi e talvolta di grave entità.
La questione che si apre di fronte al medico, sia di medicina generale che specialista oncologo, è pertanto di particolare importanza: egli deve rispondere all’eventuale approccio clinico o palliativo, sia nell’aspetto deontologico sia nell’aspetto della prospettiva di una medicina basata sull’evidenza che pone rigidi schemi terapeutici e che difficilmente può mettere d’accordo terapia convenzionale e non.
Per il paziente nella sua angosciante richiesta e domanda di aiuto e di sostegno, invece, questa distanza non esiste; cerca soltanto una “cura” per il suo male, mettendo il medico davanti alle vere scelte di “Scienza e Coscienza”.
Gli autori che in questo libro espongono le loro tesi ci dimostrano, oltre le valide teorie sull’epigenetica dei tumori, sulla parte genetica e preventiva, che i modelli di network di integrazione medica possono esistere come avviene in molte realtà ospedaliere e ambulatoriali disseminate lungo la nostra penisola.
Altri autori, invece, pongono l’accento sulla stretta connessione mente-cancro e il relativo rapporto con la PNEI.
Importante è vedere come la terapia con il Viscum, in Germania il farmaco non convenzionale più usato, dia certezze nei vari studi scientifici, e le terapie omeopatiche si stiano affiancando a quelle tradizionali nel coadiuvamento di tutti i disturbi del paziente oncologico in cura chemioterapica o radioterapica.
Altrettanto fondamentali sono l’agopuntura e le altre terapie da esse derivanti (auricoloterapia, neuralterapia).
Non va tralasciato l’aspetto terapeutico nei confronti dei pazienti anziani che vivono la malattia tumorale in un’ottica diversa e interiormente più traumatica.
A quest’ultima tematica si affianca inevitabilmente il tema della medicina palliativa, con tutta la sua articolazione deontologica, clinica, nonché dell’approccio curativo estetico.
Il paziente si rivolge al medico chiedendo una cura per il suo male: dobbiamo, pertanto, come medici e terapeuti, porre tutto il nostro ascolto, affinché la malattia possa trasformarsi in un processo di co-responsabilità che si rivela costruttivo per entrambi.
Vogliamo rivolgerci a ciascun lettore proponendogli un percorso conoscitivo sulla malattia tumorale attraverso il quale possa anch’egli riconoscersi parte integrante di questo cammino vissuto anche dal paziente oncologico, suo malgrado, e che gli possa permettere di vivere pienamente il processo conoscitivo e individuale di ogni essere umano."
Giovanni Francesco Di Paolo
Autori

Osvaldo Sponzilli è medico chirurgo e psicoterapeuta emozionale, dirige l'ambulatorio di Omeopatia, Agopuntura e Riflessoterapie dell'Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma ed è docente di Agopuntura e Cromoterapia presso l'Università Tor Vergata di Roma.
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