Descrizione
Tiziano Terzani fu tra i primi a cogliere tutta la portata degli eventi dell’11 settembre 2001 e a denunciare il pericolo che una risposta dell’Occidente fondata sulla logica della guerra potesse scavare un solco definitivo tra paesi e culture diverse, alimentando proprio la violenza e il terrorismo.
Questo volume raccoglie quattro interventi inediti di Tiziano Terzani nel suo “pellegrinaggio di pace” che lo vide, già malato, parlare – nelle piazze, nelle scuole, nelle carceri, nei conventi – con la passione di un corrispondente di guerra che sceglieva di essere un corrispondente per la pace”. Completano il testo la postfazione, con una intervista a Folco Terzani, e un inserto fotografico con immagini inedite.
I quattro testi:
- «Dopo l’11 settembre: “La forza delle armi o la forza della ragione?”»
- «Ci sono milioni di persone al mondo che non vogliono vivere come noi»
- «È bellissimo crescere insieme a qualcuno. Mi permettete di parlarvi un attimo dell’amore…»
- «Siamo l’equilibrio degli opposti, siamo il sole e la luna, siamo maschio e femmina, l’acqua e il fuoco»
A cura di Mario Bertini.
Dettagli Libro
| Editore | La Scuola Editrice |
| Anno Pubblicazione | 2015 |
| Formato | Libro - Pagine: 124 |
| EAN13 | 9788835040262 |
| Lo trovi in: | Attualità |
Autore
Tiziano Terzani nasce a Firenze nel 1938 e muore a Pistoia nel 2004. Ha vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. Nel 1994 si trasferisce in India con la moglie Angela Staude, scrittrice anche lei, e i loro due figli. Profondo conoscitore del continente asiatico, Terzani diventa uno dei giornalisti italiani che gode di maggior prestigio a livello internazionale.Dal 1971 è corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel.Famoso per essere uno dei pochissimi reporter occidentali in Oriente a testimoniare la caduta di Saigon per mano dei vietcong e quella di...
Continua a leggere la Biografia di Tiziano Terzani
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Recensioni Clienti
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Ida
Voto:
Ho acquistato tutti i libri di Tiziano Terzani. Tutti bellissimi, riesce a portatarti nei suoi viaggi, nei suoi pensieri nei suoi stati d'animo è come un vecchio amico. "Le parole ritrovate" non mi hanno dato la stessa sensazione e non credo sia colpa dell'autrice. Semplicemente quest'ultimo libro lo "sento" come qlcosa in più di cui forse nn c'era bisogno. Magari lo riprenderò in mano più avanti e vedremo se l'effetto su di me sarà lo stesso o se sono io che in questo momento non ne" afferrò " l'anima
Letizia
Acquisto verificato
Voto:
Interessante. Lettura che consente e stimola ad una percezione meno impulsiva e da un'angolazione dagli schemi consueti, di fatti negativi, seppur devastanti della nostra vita
Filippo
Acquisto verificato
Voto:
In questo sintetico ma ricco volume, Tiziano Terzani ci regala, grazie anche al lavoro dell'amico Mario Bertini, una profonda analisi delle circostanze che direttamente o indirettamente hanno contribuito ai terribili fatti dell'11 settembre 2001. Lo fa a modo suo, nella sua città natale, Firenze, parlando in pubblico e dialogando, in quello da lui stesso ribattezzato un "pellegrinaggio di pace", che si contrappone con la forza della non violenza ad un atto di terrore. Ciò che colpisce lo scrivente e che caratterizza il testo, è la diversa concezione del pellegrinaggio. A differenza di quello tradizionale (si pensi a Santiago di Compostela, alla Terra Santa o all' Hajj verso la Mecca dei musulmani), in cui domina la componente prettamente individuale e la ricerca interiore di un obbiettivo trascendente, quello di Tiziano Terzani è un pellegrinaggio collettivo, per la gente ed in mezzo alla gente, che nella ricerca della pace si nutre della partecipazione dei suoi interlocutori adulti ma soprattutto giovani. Consiglio a chiunque di avvicinarsi a questo testo che con le sue "parole ritrovate", ritrovate sia in riferimento agli incontri pubblici con l'autore trascritti e riordinati da Mario Bertini, che ritrovate in quanto già esistenti nella nostra coscienza ma sopite dal consumismo preponderante dei nostri giorni, ci mostra che la verità non è mai una, che i fatti di cronaca debbono sempre essere posti al vaglio di un sano spirito critico e che tutti possiamo essere testimoni con la nostra vita e con le nostre scelte di un auspicabile quanto necessario messaggio di pace.
