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Questo libro di E.J. Gold porta l’insegnamento intramontabile del Bardo tibetano nel linguaggio e nella cultura occidentale contemporanei. Il "Libro Americano dei Morti" non è altro che il...
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Questo libro di E.J. Gold porta l’insegnamento intramontabile del Bardo tibetano nel linguaggio e nella cultura occidentale contemporanei.
Il "Libro Americano dei Morti" non è altro che il "Libro tibetano dei Morti" adeguato al linguaggio occidentale in virtù dell’ironia di Gold. Il libro è stato costantemente ripubblicato in America dal 1974 in varie edizioni, utilizzato in corsi universitari sulla morte e sul morire e adottato in ospizi e ospedali di tutto il mondo. È stato tradotto in più di 15 paesi, ed è ormai considerato un classico.
La pratica, totalmente aconfessionale, è molto semplice: si tratta di un programma di 49 giorni di letture lunghe tra i 10 e i 20 minuti. Ma, come fa notare Salvatore Brizzi nella Prefazione, "il libro può e deve essere letto anche su un altro, più profondo, livello: tutto ciò che riesco a superare quaggiù prima della morte, rappresenterà un problema in meno dopo la morte. I "demoni" che sarò riuscito a sconfiggere da questa parte, si terranno lontani da me dall’altra parte".
Con la prefazione di Salvatore Brizzi e i contributi di Claudio Naranjo, John Lilly, questo libro è uno strumento fondamentale per fornire un servizio spirituale al morente, sostituendo il lutto e l’afflizione per il passaggio del defunto.
"Qualunque sia il beneficio che il Libro americano dei morti possa portare in termini di coscienza nella vita quotidiana, in preparazione per una vita dopo la morte o come stimolo per esperienze visionarie, penso che indubbiamente si raccomandi a noi come un viaggio contemplativo strutturato, profondo a dispetto del suo stile disneyano, un viaggio nel quale il libro diventa per noi un magico tappeto volante nella stessa misura in cui ci concediamo di seguire i suoi suggerimenti." - Claudio Naranjo
"Perché pubblicare un libro per i morti, se a leggerlo saranno solo i vivi? Ma è proprio qui che vi sbagliate: nel pensare che il Libro dei Morti, sia esso tibetano o americano, sia stato concepito unicamente per coloro che occuperanno a tempo indeterminato la posizione orizzontale guardando le margherite crescere dalle radici. Invece no, una società decide di scrivere un Libro dei Morti per istruire i suoi "morti verticali", coloro che si aggirano per i moderni cimiteri: gli ipermercati, le vie del centro delle città, i cinema, le librerie, ecc. Questi sono i morti che hanno disperatamente bisogno di un libro tutto per loro." - Salvatore Brizzi
"Questo libro rappresenta un gruppo di ingiunzioni comprensibili su come fuggire o su come scegliere un viaggio labirintico più soddisfacente giunti alla prossima postazione di scelta: al momento della morte, della rinascita, durante il Transito." - John C. Lilly
Indice
Prefazione di Salvatore Brizzi
Introduzione di Claudio Naranjo
Introduzione dell'autore
Avvertenze sul labirinto
Come utilizzare questo libro
Programma di letture del labirinto
Introduzione alle macrodimensioni del labirinto
Le sei dimensioni
Invocazione obbligatoria del lettore
VIAGGIO NELLE MACRODIMENSIONI DEL LABIRINTO
PRIMO STADIO
Il momento della morte attraverso la Chiara Luce Secondaria
Confronto con la Chiara Luce
SECONDO STADIO
Le prime apparizioni
Manifestazione delle guide amichevoli
Manifestazione delle guide indifferenti
TERZO STADIO
Riformazione della coscienza
Scegliere la rinascita. Guida alla selezione di un utero
Postfazione dell'autore
appendice a - Tabella della codifica delle corrispondenze di colore delle sei dimensioni
<p>Il terzo libro - "La Vita nel Labirinto" - fornisce indicazioni pratiche a chi ha già realizzato ciò che si parla nei primi due.</p>
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Libro Americano dei Morti + La Macchina Biologica Umana + Il lavoro pratico su se stessi
<p>I primi due libri di Gold - "La Macchina Biologica Umana" e "Lavoro Pratico su se stessi" - vengono considerati due pilastri del Lavoro su di Sé: comprensibili, ironici e pratici.</p>
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Autore
Nato a New York nel 1941 e figlio del fondatore della rivista di fantascienza Galaxy, E.J. Gold è stato fin da bambino a contatto con artisti e intellettuali come Isaac Asimov, Orson Welles e Ray Bradbury. Negli anni ’50 ha cominciato a occuparsi di arte visiva, producendo sculture e quadri d’avanguardia e interpretando pressoché ogni linguaggio artistico. Successivamente ha iniziato a condurre gruppi di lavoro su di sé e il suo insegnamento è stato considerato la prosecuzione naturale della Quarta Via di Gurdjieff. Si è occupato anche di produzione di video, musica, videogame e...
Continua a leggere la Biografia di E. J. Gold
Un libro strano, per me non di facile comprensione ma leggendolo ha sortito un effetto strano, sottile, alcune frasi sono rimaste dentro e mi hanno dato delle conferme di intuizioni
Ciò che ho apprezzato di più è stata la prefazione di Salvatore Brizzi che, da sola, meriterebbe 5 stelle. Per quanto riguarda invece il testo vero e proprio confesso che ho delle difficoltà con la scrittura di Gold che trovo a volte poco scorrevole se non, in certi casi, addirittura oscura. L'argomento è molto particolare e penso che occorre avvicinarsi a questa lettura con la consapevolezza che può mettere a disagio. A mio avviso una prima lettura dovrebbe essere puramente informativa e concentrarsi soprattutto sulla prima parte. Per quanto riguarda la seconda parte, ossia il nocciolo del testo, va affrontata a mio avviso con grande impegno e concentrazione e può essere rivolta, come spiega molto bene Brizzi, sia a coloro che si stanno avvicinando al momento del passaggio sia ai vivi che sono alla ricerca del risveglio. Personalmente non ho completato la lettura forse perché non era il momento giusto. Penso che lo riprenderò in mano quando mi sentirò più pronta a fronteggiare certi argomenti.
Non di semplicissima lettura, E.J. Gold ti guida attraverso i passaggi del bardo, visualizzando le conseguenze delle differenti scelte dell'anima. Se non si è adeguatamente preparati (è possibile esserlo?), risulta difficile da seguire.
Libro molto interessante, formato ideale per la lettura. Spese di spedizione velocissime è un questo caso gratuite poiché tramite la newsletter mi hanno regalato un coupon. Grazie
utilissimo, come mi aspettavo . Non l avrei trovato diversamente . Grazie . Quando desidero un libro interessante , mi rivolgo sempre al "Giardino dei libri "
Certi libri aprono dei Mondi... questo è uno di quelli. Lo sto leggendo in questo momento, un po' per volta perché la mia mente ha bisogno di lasciar sedimentarie la quantità e la profondità delle informazioni offerte. Trovo che certe pratiche andrebbero... praticate. Provo profonda gratitudine. Grazie.
L'ho acquistato diversi anni fa ma l'ho letto da poco, dopo aver ascoltato alcune interviste del Grande Battiato. Non è una lettura facile, ma la ritengo indispensabile. Mi sono trovata a pensare che accompagnare chi ci lascia con le letture qui suggerite sia un atto dovuto e una grande dimostrazione di Amore.
Il libro si è poi rivelato uno strumento utile perché, purtroppo, ho dovuto e voluto accompagnare per 49 gg, nel viaggio oltre il velo, una persona a me molto cara. È stato un compito molto impegnativo ma mi ha dato la sensazione di fare qualcosa di utile e indispensabile e di 'esserci', senza se e senza ma. Spero che qualcuno lo legga per me quando sarà il momento...
Irene
Acquisto verificato
Voto:
Libro non facile, l'ho comprato e messo da parte per qualche anno e poi l'ho ripreso e lasciato nuovamente. E' estremamente potente. La prefazione di Brizzi è fantastica.
E' un libro che ti trasporta altrove...trovo sia la versione facilitata del "Libro tibetano dei morti". Come dice Brizzi nella prefazione, ovviamente i morti di cui sopra, sono quelli viventi che si trascinano in piena vita...cercando di svegliarsi.
Lo sto ancora leggendo, ma mi si è aperto un mondo. È un manuale pratico, da utilizzare come accompagnamento alla morte e al periodo che la segue, come atto di amore verso qualcuno che amiamo ma anche e soprattutto per illuminare la Vita.
Riporto le parole dell'autore E.J.Gold sull'importanza e l'utilità del libro: "..leggilo nel mezzo di vaste congregazioni. Leggilo per guarire i malati. Leggilo per istruire gli anziani. Leggilo per i morti e i moribondi anche se non sanno che viene letto per loro, le tue invocazioni e letture li stanno aiutando a conseguire la liberazione."
Ogni capitolo, ogni pagina, ogni parola..ti addentra in un qualcosa che sembra sconosciuto ma è conosciuto per chi si vuole addentrare nelle " stanze"..
Metto 5 stelle perchè Gold è eccelso nel suo settore ma il libro è difficile ed è scritto con uno stile difficile, quindi è per utenti esperti non alle prime armi
Volume solido, non di facile lettura e non sempre scorrevole. L'argomento è molto interessante e completa o meglio integra il volume tibetano sui morti.
Avevo letto già altri di Gold prima di questo e si conferma come al solito eccezionale. Un libro che dovrebbe essere inserito nella società come lettura indispensabile. Come dice Brizzi nella prefazione, non è soltanto utile per accompagnare i morti nel trapasso, ma anche per i vivi se utilizzato come metafora del lavoro su di sé.
E' in pratica l'edizione occidentale del Libro tibetano dei morti, da parte di Gold. Non è una traduzione, non stravolge niente dell'originale, ma ciò che lì viene descritto in questo testo viene adattato da Gold alla mentalità occidentale, le modalità di approccio ed esecuzione delle varie pratiche sono rese semplici e fruibili per chi vive nel nostro mondo, con molti suggerimenti di esecuzione. Qui sta la differenza, e proprio per questo il Libro Americano dei Morti è uno strumento prezioso per accompagnare le persone morenti nel loro viaggio in cui lasceranno il corpo.
Utile per "accompagnare" qualcuno che sta per affrontare il grande viaggio.
Ma utile anche ai vivi.......leggere questo libro può aiutarci ad introdurre nella nostra coscienza informazioni utili su ciò che potremmo dover affrontare una volta lasciato il corpo fisico.
FANTASTICO, dovremmo leggerlo tutti anche piu volte x capire come questa vita è solo un allenamento ... se la nostra non-evoluzione ci porterà a sperimentare il labirinto da divulgare senza esitazione
Troppo complicato. Dal titolo ci si aspetterebbe qualcosa di più. Tra l'altro non so da dove abbia preso il titolo e se effettivamente eista tale libro o se è un'invenzione dell'autore.
Avevo grandi aspettative e l'ho acquistato con entusiasmo, ma ho trovato la lettura complicata e dispersiva. L'operazione di adattamento al linguaggio occidentale mi è sembrata quindi poco riuscita.
impressionante quanto l'autore riesca a risucchiarci nel libro. l'ho letto indipendentemente dalla necessità di accompagnare un'anima nell'aldilà e ho trovatorisposte in merito che la mia anima si stava facendo. grazie
A dire la verità per me è stato un libro difficile. A parte la prefazione di Salvatore il resto l'ho sentito molto distante dalla realtà. Forse non sono ancora pronto a "morire".
Mi ha colpito molto la prima parte del libro, in particolare l'introduzione alle sei dimensioni. La descrizione ricorda molto alcune fasi del "risveglio" di quando si è "vivi". Da vivi, sembra quasi di morire e rinascere nello stesso corpo, con la speranza di restare "viaggiatori vivi" piuttosto che, come spesse a volte succede (perché il sistema nervoso non lo regge), riaddormentarsi con una personalità quasi nuova. La restante parte del libro, se letto per avere benefici da vivo, è pressoché utile in quanto quello che uno dovrebbe fare da morto, dovrebbe farlo da vivo. Per quanto riguarda la funzione propriamente di libro dei morti, beh... spero mi tornerà utile quando sarà il mio momento. Per ora non intendo essere un "lettore". Io l'ho comprato per lo più come spunto per il mio percorso spirituale da vivo, a tale scopo ci sono libri molto più validi.
Sono venuto a conoscenza del Libro Americano dei Morti grazie alla bellissima introduzione di Salvatore Brizzi. Questo libro di Gold è "l'occidentalizzazione" del libro dei morti tibetano ed è quindi scritto in un modo a noi piu' chiaro (rispetto "all'originale") in quanto è piu' vicino alla nostra cultura. Il suo scopo è guidare il defunto dopo la morte, quando si troverà nelle macrodimensioni. E' ovviamente utile leggerlo da vivi per arrivare al momento della morte preparati e in stato di presenza e attenzione. Testo consigliato soprattutto a chi ha intrapreso un percorso di crescita ma anche a chi è incuriosito a cosa ci aspetta dopo l'inevitabile morte.
Non scherzo se dico che la parte più bella di questo libro è l'introduzione di Brizzi, non perchè non sia interessante il testo di Gold , ma non mi ha trascinato. Merita per il lavoro di trasposizione concettuale del Libro tibetano dei morti in un linguaggio occidentale.
libro molto interessante!! É un viaggio nelle macrodimensioni dove non si hanno più i consueti parametri a cui siamo abituati nella vita mortale. Ci mancherà il "terreno sotto i piedi", non sapremo dove andare né cosa progettare!! Sarà terribilmente destabilizzante! Val proprio la pena di rifletterci.É il caso di smettere di essere, come dice Salvatore Brizzi , dei "morti verticali".
Ho trovato questo libro straordinario, ò un libro che entra dentro, quasi "vivo", le parole lette lavorano dentro di te anche dopo averlo chiuso.
Mi spinge e stimola ad andar avanti con la mia ricerca della "verità" e lo consiglio vivamente.
Grazie al Sig. Gold ed a voi de il Giardino dei Libri
In realtà non ci sono ne morti ne vivi, i vivi non hanno il bisogno di leggerlo e i morti non lo leggono.Praticare e aiutare il sentiero della vita è una crescita di tutto l'Universo, chi si sente di aiutare un umano aiuta tutto l'Universo, nulla è separato, solo se ci si accorge che non c'è nessun viaggio, si legge il libro, tutto il contenuto è già nella Vita per questo dico che non ci sono vivi o morti, siamo noi stessi che li diamo vita. Se si pensa che siano da un altra parte non lo legge, lo interpreta, perché essi sono solo la superficie e vi aiutano a perfezionare il non perfetto. Chi pensa che non ci sia bisogno di leggerlo rimane nel pensiero, ma come dice la parola stessa è un siero pensato cioè una forma liquida e sempre una forma, la separazione dal pensiero lascia una mente vuota ed è ciò che serve ora per leggere un libro impegnativo. Se tutta l'Umanità dovesse leggerlo, quanta guarigione!! Ringrazio GOLD e le persone che hanno reso possibile la Sua introduzione in Italia con un gruppo di lavoro. Buona lettura e buona morte delle parti in eccesso...... Quella che rimane è sempre la migliore essenza...
Il libro Americano dei Morti è l'adattamento del libro Tibetano, ma non una dose di ironia e di caratteristiche proprie degli occidentali. Infatti il libro apre le porte al meraviglioso viaggio pre e post-mortem,una guida utile a tutti coloro che stanno per attraversare questa porta, infatti l'uso più comune lo si fa negli ospedali, ma a tutti coloro vogliano eliminare certe credenze e certi atteggiamenti che potrebbero limitarci nella vita dopo la morte.
Straordinario ! Rimarchevole e particolare. E' soprattutto il contenuto che affascina per quella conoscenza antico-moderna che viene esplicitata. Si viaggia oltre questa incarnazione verso visioni di realtà sorprendenti, anticipando quello che avverrà. Da leggere. Marina
Lo sto leggendo proprio in questo periodo. E' un testo che consiglio a chi ha già intrapreso un Cammino verso una Crescita Interiore, in quanto si affronta un tema particolare quale è appunto l'accompagnamento dei defunti verso una liberazione profonda, verso la "chiara Luce"?anche se, grazie alla prefazione di Brizzi, si capisce che questo testo dovrebbe essere letto da vivi per poter poi arrivare ad affrontare il "passaggio" in modo più "illuminato"? a me piace!
Scritto in maniera chiara e semplice, aiuta, chi si avvicina all'argomento, a capire, introducendolo in una dimensione diversa da quella a cui il normale lettore è abituato.
Sapevo di essere già morto. Con questo libro ho compreso, una volta in più, che nemmeno da morti, anzi soprattutto da morti, si può stare tranquilli. Questo è implicito nell'arte di morire, tibetana, egiziana o americana che sia, poiché queste tradizioni (e questo libro è già un classico!) attestano la necessità di accompagnare il morente verso una vita ultracorporea di pace, cosa per niente scontata, nemmeno quando ci sono i saldi. Ciò che questo libro in particolare rende ineludibile è che SI MUORE: dunque la consapevolezza di sé non va rimandata al repente attimo della morte, ma percorsa per tutta una vita, anche quando siamo, da vivi, già un po' morti.
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Il libro si è poi rivelato uno strumento utile perché, purtroppo, ho dovuto e voluto accompagnare per 49 gg, nel viaggio oltre il velo, una persona a me molto cara. È stato un compito molto impegnativo ma mi ha dato la sensazione di fare qualcosa di utile e indispensabile e di 'esserci', senza se e senza ma. Spero che qualcuno lo legga per me quando sarà il momento...