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Descrizione
Libero e Viola si stanno cercando. Ancora non si conoscono, ma questo è solo un dettaglio...
Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell'Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è certo che, lì e solo lì, in quella locanda tutta di legno arroccata sul mare, la sua vita cambierà. L'importante è saper aspettare, ed essere certi che "se qualcosa nella vita non arriva è perché non l'hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo".
Anche Viola aspetta: la forza di andarsene. Bisogno, il minuscolo paese in cui abita da sola con la madre dopo che il padre è misteriosamente scomparso, le sta stretto, e il desiderio di nuovi orizzonti si fa prepotente. Intanto però il lavoro non le manca, la collina di Bisogno è costellata di fiori scordati e le donne della famiglia di Viola, che portano tutte un nome floreale, si tramandano da generazioni il compito di accordarli, perché un fiore scordato è triste come un ricordo appassito. Libero vive invece in una grande città, in una casa con le pareti dipinte di blu, quasi del tutto vuota.
Tranne che per un baule: imponente, bianco. Un baule che sembra un forziere, e che in effetti custodisce un tesoro, la mappa che consente di seguire i propri sogni. Quei sogni che, secondo l'insegnamento della nonna di Viola, vanno seminati d'inverno. Perché se resistono al gelo e al vento, in primavera sbocciano splendidi e forti. Ed è allora che bisogna accordarli, perché i sogni bisogna sempre curarli, senza abbandonarli mai.
Libero e Viola cercano ognuno il proprio posto nel mondo, e nel farlo si sfiorano, come due isole lontane che per l'istante di un'onda si trovano dentro lo stesso azzurro. E che sia il mare o il cielo non importa.
La Locanda dell'Ultima Solitudine sorge proprio dove il cielo bacia il mare e lo scoglio gioca a dividerli.
La Locanda dell'Ultima Solitudine sta dove il destino scrive le sue storie. Chi non ha fretta di arrivarci, una volta lì può leggerle. Come fossero vita. Come fossero morte. Come fossero amore.
Dettagli Libro
Editore | Oscar Mondadori |
Anno Pubblicazione | 2018 |
Formato | Libro - Pagine: 163 - 12,5x20cm |
EAN13 | 9788804689331 |
Lo trovi in: | Racconti per l'anima |
Autore
Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, ha 35 anni e vive a Novara.
Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 2 recensioni
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Barbara
Acquisto verificato
Voto:
Ho letto informazioni su questo romanzo per ragioni forse superficiali: mi hanno colpita il titolo e la copertina. Ma poi ho scoperto che anche nella recensione c'era qualche cosa che mi risuonava dentro e ho sentito di avere bisogno di leggerlo. In effetti si è rivelato una piacevolissima scoperta. Per cominciare è scritto molto bene, in modo scorrevole, colloquiale, ma anche intimo e poetico, ed è interamente intessuto di giochi di parole polisemici, divertenti e ironici, ma anche sorprendentemente profondi. Nel complesso il racconto è folle e delizioso, o meglio deliziosamente folle; non è una storia d'amore, ma una storia sull'amore, sul valore della solitudine e sul significato dell'attesa, di un'attesa che ci prepara al nostro vero destino. è un racconto toccante che, in modo ironico e leggero, fa riflettere sull'importanza del nostro cammino interiore come preparazione a ciò che stiamo davvero cercando.
Stefania
Acquisto verificato
Voto:
Questo libro è stato un regalino molto gradito! Avvincente e ...romantico... Un avventura in prima linea...pieno di colpi di scena