Descrizione
Nelle scuole si aggira un ospite inopportuno e imbarazzante: il dolore mentale. Dare voce a questo malessere è in un certo senso un atto rivoluzionario, perché la nostra civiltà del piacere non sa più contattare il dolore, ma solo rimuoverlo e nasconderlo o, viceversa, ostentarlo. Cercare di indagarlo diviene allora un atto naturale, per far capire a genitori e docenti che se quei bambini creano problemi non è perché sono delle piccole pesti, ma perché un tarlo li rode, e quel tarlo è, quasi sempre, una forma di dolore mentale.
Distillando centinaia di incontri, lo psicologo scolastico ci racconta la famiglia post-moderna sul palcoscenico privilegiato della scuola: bambini e adulti soli, incerti, ma anche diffidenti verso l'esperto, poco inclini a comunicare ad altri le proprie difficoltà, chiusi nel loro privato.
Al termine del libro lo sguardo si allarga a osservare le condizioni socio-culturali che fanno da sfondo a queste trasformazioni, e a ipotizzare un nuovo paradigma per progettare forme finora inedite di prevenzione.
Un testo rivolto non solo ai professionisti di ambito psicologico, ma anche a insegnanti, dirigenti scolastici ed educatori, oltre che ai genitori desiderosi di approfondire questi temi.
Dettagli Libro
Editore | Pendragon |
Anno Pubblicazione | 2010 |
Formato | Libro - Pagine: 141 - 14x21cm |
EAN13 | 9788883428678 |
Lo trovi in: | Guide per genitori ed educatori |
Recensioni Clienti
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Giuseppina
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Voto:
Scritto bene ma anche molto particolare e tecnico. Ha una funzione molto profonda nel rispetto delle emozioni e del vissuto dei bambini. E' descritto con il racconto di esperienze personali durante il lavoro da psicologo e quindi a volte ripeto molto tecnico e un pò lungo. Comunque se vi piace leggere tanto anche su cose specifiche compratelo