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Descrizione
Il racconto tragicomico di un agricoltore, per amore e per forza.
Il Mestiere più antico del mondo è il resoconto di un invisibile naufragio, tra l’indifferenza della società metropolitana e l’impotenza degli agricoltori, divisi e rassegnati. Il declino inesorabile di una intera categoria, dimenticata a dispetto della retorica mediatica del vivere verde, del cibo naturale, del mito infondato della genuinità. E poi la rovina rappresentata dal mercato globale, la limitatezza e l’ottusità delle teorie economiche che, viste dal fondo di un campo coltivato, hanno l’attendibilità di un oroscopo.
L'Italia è da sempre un grande paese agricolo. La sua è la storia dei valori e della civiltà di gente contadina, le cui imprese sono state cantate dai più grandi poeti e scrittori, e rimpiante da Pasolini. Questo libro è un racconto sentimentale, la vicenda tragicomica di un agricoltore, e la fallimentare impresa di chi prova a resistere tra l'indifferenza della società metropolitana e l'impotenza della categoria.
Ne Il Mestiere più antico del mondo si parla di agricoltura, di campagna, della ridicola pretesa della gente di città di dominare e cambiare quel mondo, della paura dei coltivatori di perdere tutto.
La realtà che gli agricoltori stanno vivendo, al di fuori di ogni retorica, per chiedere al Paese se l’agricoltura abbia ancora diritto di vivere.
Autore
Antonio Leotti è nato a Roma nel 1958, ha lavorato per la televisione e per il cinema come sceneggiatore.