Descrizione
La zakât è l’‘elemosina rituale’ e fa parte dei ‘pilastri’ dell’Islam; il termine deriva da una radice araba avente il senso di ‘purificazione’. Sulla base dell’opera di Ibn Arabî (ma anche di quella di René Guénon e di Michel Vâlsan, nell’Islam Sheykh Abd al-Wâhid Yahyâ e Sheykh Mustafâ Abd Al-Azîz), Gilis la considera principalmente come il ‘diritto di Allah’ che deve essere riconosciuto tanto sulle ricchezze quanto sull’anima stessa dell’uomo, e va alla ricerca delle implicazioni di ordine ‘metafisico’ che se ne possono legittimamente dedurre.
“La zakât iniziatica,” dice Gilis, “appare essenzialmente come una purificazione rispetto a tutto ciò che è ‘illusione’, il che è come dire che la dottrina che vi si riferisce è una dottrina della realizzazione attraverso la Conoscenza.”
Definita come il diritto di Allâh, la zakât è l’essenza della Via iniziatica; essa concerne sia la realizzazione spirituale e metafisica che il governo esoterico del mondo (tasarruf). Il diritto di Allâh sulle ricchezze non è che una modalità di quello che l’Altissimo detiene sulle anime. Il riconoscimento del diritto divino in ogni dominio ed a proposito di ogni questione particolare esprime la servitù perfetta di colui che ha raggiunto il grado supremo. La metafisica della zakât non è un modo tra gli altri di prendere in considerazione la zakât: è l’essenza stessa di questa.
Il termine ‘metafisica’ si riferisce alla zakât in ragione della sua costituzione etimologica, perché designa ciò che è ‘aldilà’ (è il senso del greco meta) del dominio fisico, che è quello della Natura primordiale (tabî‘a). La zakât è la realizzazione del tawhîd, ed è anche il vero jihâd: «Conducete il jihâd in Allâh secondo la verità del Suo jihâd (wa jâhidû fî-Llâhi haqqa jihâdi-Hi» (XXII, 78). La formula del tahlîl, lâ ilâha illâ Allâh [‘non v’è divinità all’infuori di Allah’, o ‘non v’è divinità se non Allah’], è per eccellenza quella della zakât metafisica ed iniziatica.
Ricordiamo che lo Shaykh Mustafâ Abd al-‘Azîz [Michel Vâlsan] stabiliva una correlazione tra i quattro termini di questa formula ed i riti fondamentali sui quali, secondo la parola profetica, l’Islâm è stato costruito, e cioè rispettivamente il digiuno, la preghiera rituale, l’elemosina legale e il pellegrinaggio. La zakât corrisponde al termine illâ (‘se non’, [‘ad eccezione di’]): esteriormente perché non v’è elemosina legale se non nel caso in cui vi sia un ammontare minimo di ricchezza; spiritualmente perché illâ esprime il ‘capovolgimento’ che opera la purificazione rituale e la trasformazione, il passaggio dall’illusione alla realtà... (dall'introduzione dell'autore).
«Preleva delle loro ricchezze un’elemosina (sadaqa), per mezzo della quale li monderai e li purificherai, e compi la preghiera su di loro, perché le tue preghiere sono per loro un riposo. E Allah è Udente e Sapiente» (IX, 103). E per un’anima e Ciò che l’ha formata armoniosamente, e le ha ispirato la sua iniquità e il suo pio timore. Chi la purificherà (zakkâ-hâ) conoscerà il successo, e chi cercherà di mantenerla per sé sarà deluso» (XCI, 7-10)
Indice
- Introduzione generale
- I gradi della zakât
- La poesia introduttiva
- Gli otto tipi di doni
- La zakât legale: Le condizioni essenziali; Coloro che devono la zakât; I beneficiari; I beni imponibili
- La zakât spirituale
- La zakât iniziatica
- Zakât diverse
- La zakât universale
- Il diritto di Allâh
- La fine dell’immunità
- Indici: Indice tematico; Indice dei versetti del Corano; Indice generale
Dettagli Libro
Editore | Edizioni Orientamento |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 169 - 14x21cm |
EAN13 | 9788889795163 |
Lo trovi in: | Religioni |
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Alessandro
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In questo bel libro, la Zakat, ossia l'elemosina rituale e cultuale islamica, viene trasportata ad un livello nettamente più spirituale, in cui l'iniziato alle scienze segrete dà tutto sé stesso a Dio e al prossimo, appunto per liberarsi da tutte quelle scorie mondane che trascinano l'uomo nel fango esistenziale.