Descrizione
"Ah, Unis! Tu non sei andato certo morto, ma sei andato vivo!" Quest'asserzione rivolta al defunto re Unis della VI dinastia prelude al contenuto di questo libro: i rituali funerari nell'antico Egitto.
Gli antichi Egiziani, amando molto la vita, cercarono di continuarla dopo la morte.
Per esaudire questa speranza sfruttarono in modo sottile e logico i concetti della religione e della magia fondati essenzialmente sul mito della cruenta morte e rinascita di Osiride unita al sole, principio di luce e vita in terra e nell'aldilà.
La memoria storica e culturale accompagnò il problema della morte durante l'arco storico dell'Egitto, fornendo una serie di speculazioni religiose dei miti espresse in canoni scritti e orali che caratterizzarono la preparazione al viaggio nel mondo misterioso dell'altra vita.
Ci accorgiamo allora che l'origine del meccanismo della morte e della rinascita dell'essere umano parte dalla morte e rinascita degli dèi, dall'animazione delle loro immagini dipinte o plastiche, ricettacolo della loro potenza e forza celeste in terra.
Dettagli Libro
Editore | Harmakis Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 250 - 17x24cm |
EAN13 | 9788831427005 |
Lo trovi in: | Egitto e Mar Morto |
Autore
Pietro Testa, nato a Napoli nel 1943 è laureato in architettura, ha insegnato per oltre trentanni nei Licei Artistici; ha partecipato negli anni '80 -'90 a dieci missioni con la Cooperazione Tecnica per i paesi in Via di Sviluppo nella scuola cantiere dei dervisci Mewlewi al Cairo; è stato presente in una missione archeologica nel '91 a Medinet Madi in Egitto con la Prof.ssa Edda Bresciani. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli su vari temi di egittologia.
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