Potrebbero interessarti anche:
Descrizione
L’obiettivo di questo libro "Neurobranding" di Mariano Diotto è di accompagnarvi nella creazione di un neurobrand cioè di una strategia di comunicazione, advertising e marketing per un brand, basata sui principi del neuromarketing.
Dopo aver letto questo libro conoscerete il cervello per quello che è veramente: abbastanza pigro, molte volte ingenuo nei giudizi, guidato dalle emozioni e altamente irrazionale.
In base agli studi di neuroscienze applicate vi suggerirò nuovi modi di pensare e percorsi sconosciuti per raggiungere il consumatore.
Questo libro è un viaggio alla scoperta della personalità del cliente, dell’inconscio e della memoria.
Vi guiderò nella scelta tra stereotipi e archetipi; vedremo la differenza tra emozioni e sentimenti, tra bias cognitivi e realtà, tra percezione e persuasione.
Alla fine, sarete in grado di creare un'efficace e vincente neurobrand building strategy, che deve passare anche attraverso la comprensione dell’aspetto etico di un’azione di marketing.
Definizioni
- Il neuromarketing è una scienza e quindi parte dalle evidenze scientifiche.
- Il neurobranding è quell'attività di posizionamento di un prodotto o di un servizio nel cervello di un cliente, attraverso le tecniche di neuromarketing.
Dettagli Libro
Editore | Hoepli |
Anno Pubblicazione | 2020 |
Formato | Libro - Pagine: 436 - 23x15,5cm |
EAN13 | 9788820397807 |
Lo trovi in: | Marketing |
Autore
Dello stesso autore:
Recensioni Clienti
3,50 su 5,00 su un totale di 2 recensioni
-
5 Stelle
0% -
4 Stelle
50% -
3 Stelle
50% -
2 Stelle
0% -
1 Stelle
0%
Ti è piaciuto questo libro?
Scrivi una recensione
e
guadagna Punti Gratitudine!
Gabriele
Acquisto verificato
Voto:
Libro molto interessante per amanti del neuromarketing applicato nella vita di tutti i giorni, con molti esempi da cui prendere spunto nella propria attività.
Monika
Acquisto verificato
Voto:
è un libro per le persone del settore, cioè per chi vuole approfondire la psicologia del marketing, nell'advertising e dei brand, per me è stato come se andassi in terza media senza neanche finire le elementari, un salto troppo alto.