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Descrizione
Questa storia comincia (male) e finisce (bene) sul Kangchendzonga, la terza vetta più alta della Terra. È una storia epica, non solo di alpinismo, ma soprattutto d’amore e di crescita interiore.
Siamo nel 2009 e Nives Meroi è in corsa con altre due alpiniste per diventare la prima donna ad aver raggiunto i quattordici ottomila del pianeta. A poche centinaia di metri dalla vetta il marito e compagno di scalate Romano si sente male e si ferma. Che fare? Proseguire da sola, conquistando una cima utile per la vittoria? Nives non esita: abbandona la gara perché non può lasciare Romano solo ad aspettare.
Adesso entrambi hanno una vetta ben più dura a cui dedicarsi, da scalare e vincere: la malattia, con le sue ombre minacciose.
Un diario emozionante sul senso profondo della vita, all’ombra maestosa dell'Himalaya.
“Quel che troviamo in questo vuoto invalicabile al culmine della terra siamo soltanto noi stessi, avvolti in questa luce che avvicina al segreto del mondo.”
Dettagli Libro
Editore | Bur Rizzoli |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 190 - 14x21,5cm |
EAN13 | 9788817088190 |
Lo trovi in: | Sport di Montagna |
Autore
Nives Meroi è una delle più forti alpiniste donne del mondo. A oggi ha scalato tredici dei quattordici ottomila della Terra, senza ossigeno né portatori d’alta quota. Suo compagno fisso di cordata è il marito Romano Benet.
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