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Descrizione
Nel 1911 il poeta, ormai vicino ai 50 anni, viveva un periodo d’incertezza: avrebbe dovuto partire per l’Europa, ma la convalescenza da una malattia rendeva il viaggio sconsigliabile. Lunghi mesi di meditazione videro nascere due drammi teatrali e quest’opera unica, un fiabesco distillato dei ricordi dei suoi primi venticinque anni di vita.
Mentre scorrono queste memorie letterarie veniamo messi a parte – con la stessa, serena leggerezza – di avvenimenti importanti e marginali, tutti accomunati da un’uguale tensione verso la scrittura, la contemplazione dell’uomo, della natura e del mondo.
Con sguardo delicato e ironico racconta delle prime poesie apprese con i fratelli, della scarsa propensione allo studio, dei primi, fondamentali viaggi con il padre, del rapporto con la cognata, del periodo inglese e delle prime riflessioni filosofiche, del ritorno in patria, dello straordinario successo letterario e dei lutti che ne sconvolsero la vita, trasformandolo come uomo e come poeta.
«Come materiale letterario io intendo offrire queste mie memorie; e chi le prendesse per notizie autobiografiche, sbaglierebbe».
Rabindranath Tagore
Dettagli Libro
Editore | Lindau Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2019 |
Formato | Libro - Pagine: 279 - 14x21cm |
EAN13 | 9788833531861 |
Lo trovi in: | Biografie |
Autore
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